Divisioni nell’UE sulla gestione del carico migratorio: più soldi che accoglienza

Ott 15, 2025 - 13:27
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Divisioni nell’UE sulla gestione del carico migratorio: più soldi che accoglienza

Secondo recenti discussioni tra i ministri dell’Immigrazione e degli Affari Interni dell’UE a Lussemburgo, i Paesi membri sono profondamente divisi su come distribuire responsabilmente il carico migratorio. La nuova normativa europea prevede che la Commissione identifichi i Paesi sotto pressione migratoria e che gli altri Stati decidano se accogliere richiedenti asilo o contribuire economicamente e con personale. Tuttavia, molti governi preferiscono finanziare piuttosto che aumentare il numero di migranti accolti nei loro territori, citando problemi legati alla capacità di accoglienza ormai al limite. Questa riluttanza a ospitare più richiedenti asilo rischia di far emergere un sistema complesso di “compensazioni” tra Stati, spostando di fatto la gestione delle domande senza un’effettiva redistribuzione delle persone. La situazione è aggravata dai precedenti di Italia e Grecia, spesso designati come Paesi più esposti, che hanno difficoltà a gestire efficacemente le domande di asilo. Inoltre, manca un accordo sul riconoscimento obbligatorio delle decisioni in materia di asilo tra Stati membri, ostacolando ulteriormente la cooperazione. Esperti mettono in guardia sui rischi politici di un possibile fallimento, che potrebbe portare al ritorno di controlli alle frontiere interne e a una spirale di tensioni politiche, con il rafforzamento di forze politiche estreme. Rispetto alla crisi migratoria del 2015, però, il contesto politico attuale appare più frammentato e caratterizzato da una maggiore chiusura da parte dei governi nazionali.

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Filippo Giuffrida Ha cominciato la sua carriera giornalistica nel 1982, come giornalista presso Radio Riviera Tre. Dal 1989 collabora con Radio One e con l'agenzia stampa Hi News. Nel 1994 si è trasferito a Bruxelles come corrispondente per l'agenzia L’Altra News. Nel 2003 ha fondato l'agenzia stampa DSPRESS ed è stato nominato Redattore capo della rivista L'Incontro, nel 2010 ha assunto la direzione del periodico mensile La Lettre B. Direttore dell'Istituto Europeo di Studi Giuridici e di Comunicazione, dal febbraio 2019 è il corrispondente da Bruxelles dell'agenzia giornalistica 9 Colonne, diretta da Paolo Pagliaro. Membro fondatore di ITACA, è il direttore di RadioCom.tv, la prima web-radio in lingua italiana destinata alle comunità italiane all'estero, un progetto sostenuto dal Ministero degli Esteri. Nel 2013 ha vinto il Michel Vanderborght Award nella categoria giornalismo e nel 2020 ha vinto il Radnoty Award nella categoria giornalismo. È uno degli autori del libro "Lettere dall'Europa" e degli editorialisti del periodico quindicinale Patria Indipendente. Filippo Giuffrida è il pronipote dello scrittore e giornalista Leonida Rèpaci e del giornalista e politico Ottavio Pastore, che fu il primo direttore de l'Unità. Ex Presidente del Comitato Provinciale dell'ANPI del Belgio, è il Vicepresidente della FIR, Federazione Internazionale dei Resistenti.