Dopo la pandemia oltre la metà dei nuovi occupati è residente al Sud
Dopo lo scoppio della pandemia da Covid19, oltre la metà dei nuovi occupati risulta residente al Sud: 262mila su 474mila, tra il primo trimestre del 2019 e lo stesso periodo del 2023. Il tasso di crescita dell’occupazione nel Mezzogiorno «è stato del 4,4%, più che doppio, rispetto al resto del Paese». Protagonisti della ripresa sono soprattutto giovani e lavoratori «senior». È quanto emerge dalla ricerca della Fondazione studi dei consulenti del lavoro (su elaborazione di dati Istat), che mette in risalto come l’impennata degli impieghi nel Meridione dopo la pandemia abbia riguardato prima il comparto edile (verosimilmente grazie agli incentivi per la ristrutturazione) e poi, nell’ultimo anno, il turismo.
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