E' in bilico il destino dell'Ucraina

Dic 17, 2023 - 05:33
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E' in bilico il destino dell'Ucraina

I leader europei sembrano rendersi conto che il destino dell’Ucraina è ora intrinsecamente legato alla sicurezza futura dell’Europa e devono accompagnare questa presa di coscienza intellettuale con passi più decisivi per garantire il successo dell’Ucraina. La guerra in Ucraina si è evoluta in una prolungata guerra di logoramento che trascende i confini regionali. È l’incarnazione della più ampia ambizione di Putin di restaurare l’impero russo, e i mezzi impiegati sono violenti. Poiché il futuro dell’Europa è intrinsecamente legato alla capacità dell’Ucraina di contrastare l’avanzata della Russia, è essenziale riconoscere la posta in gioco: l’intenzione della Russia non è semplicemente l’espansione territoriale; mira a paralizzare strategicamente l’Ucraina e stabilire un nuovo ordine globale che favorisca il suo dominio. Putin non solo ha costantemente sostenuto l’ideologia della Russia come civiltà unica, ma è andato oltre, sostenendo che lo status di civiltà unica della Russia è scientificamente validato dalla ricerca genomica. Putin sta perseguendo il ripristino dello status percepito dalla Russia come superpotenza globale, sfidando l’attuale ordine geopolitico e minando l’unità occidentale. Per Putin questa guerra non riguarda semplicemente le conquiste territoriali; è una battaglia per l’influenza globale. Putin configura questa guerra come una lotta di liberazione nazionale, evocando parallelismi con la Seconda Guerra Mondiale, venerata in Russia come la Grande Guerra Patriottica. Tuttavia, questa guerra è in netto contrasto; La Russia non si difende; sta invadendo. E la stragrande maggioranza della società russa appoggia l’aggressione perché da anni non si sente la propaganda dire “mai più” ma piuttosto “possiamo ripetere”. Putin cerca di riscrivere il panorama geopolitico, aspirando allo status della Russia come potenza globale suprema. Consolidare la sua posizione di nuovo zar è un imperativo assoluto, un imperatore trionfante di una civiltà russa rinata. Se dovesse ottenere la vittoria o pensare di averla ottenuta, ciò aprirebbe la strada a ulteriori invasioni, espandendo il suo dominio e consolidando la sua eredità.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv