E' stato indetto ufficialmente l’Anno Santo per il 2025

Mag 11, 2024 - 07:45
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E' stato indetto ufficialmente l’Anno Santo per il 2025

È stato indetto ufficialmente l’Anno Santo per il 2025. Ieri, nella Basilica di San Pietro, la lettura della bolla di Papa Francesco ha confermato che il Giubileo che sta per arrivare sarà nel segno della speranza. Il messaggio del Pontefice è stato salutato con emozione e gratitudine sia dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, sia dal presidente del Lazio, Francesco Rocca. Il Papa ha invitato i governi a impegnarsi nella soluzione diplomatica delle guerre in corso nel mondo e nell’accoglienza dei migranti in fuga dai conflitti, ha chiesto alle Nazioni benestanti di cancellare il debito economico dei Paesi più poveri della terra e ha invitato gli Stati a ragionare su forme di condono della pena per i detenuti, promettendo che aprirà una Porta Santa anche in carcere. Perché nei luoghi bui e dimenticati della società, soprattutto in quelli, dove più che in altri si esercita la pazienza, si accenda un faro di speranza. “L’invito a riscoprire, ricostruire e annunciare la speranza parla alla Chiesa, ai fedeli e a tutta l’umanità”, ha detto Gualtieri. “Papa Francesco mette il mondo davanti alle proprie piaghe affinché con il Giubileo si possa aprire un nuovo percorso di speranza e pace”, ha osservato Rocca. E qualche piccola luce di speranza, intanto, in settimana, si è accesa a Roma e nel Lazio per i cittadini che stanno portando pazienza (molta, da mesi) per i disagi legati ai cantieri in città, (molta, da anni) per mancanze strutturali dei servizi pubblici. Dal Campidoglio hanno fatto sapere che non ci sarà alcun ritardo sulle opere in corso e che, delle 113 indifferibili programmate per il Giubileo, a oggi sono stati già avviati 58 cantieri, il 51 per cento del totale. Equivale a dire che resta confermata, come data limite di termine lavori, l’otto dicembre per il sottopasso che pedonalizzerà piazza Pia, tra il Vaticano e Castel Sant’Angelo, per il Ponte dell’Industria a Ostiense, per piazza dei Cinquecento a Termini e per piazza San Giovanni. Il 5 dicembre è la data di conclusione per la sostituzione dei binari della Metro A, che quindi tornerà a essere in funzione anche di sera. E lungo la linea arancione, il primo luglio riaprirà la stazione Vittorio Emanuele, poi chiuderanno Ottaviano e Spagna, con data fine lavori al 9 settembre e al 3 ottobre. Saranno inaugurate, invece, a Giubileo in corso, tra la primavera e l’estate, le stazioni Colosseo e Porta Metronia della Metro C, lo svincolo autostradale dell’A1 da e per Tor Vergata. Stamattina il sindaco Gualtieri, inoltre, ha dato il benvenuto a 800 nuovi vigili urbani, a cui se ne aggiungeranno altri 200 entro fine anno e – questo è l’auspicio in Campidoglio – altri mille per il 2025. Dal canto suo, il presidente Rocca, ha annunciato 9.700 assunzioni di medici, infermieri e professionisti per rafforzare il servizio sanitario pubblico nei prossimi due anni, con un occhio di riguardo all’Anno Santo quando gli ospedali di Roma e del Lazio, attualmente in sofferenza, dovranno essere in grado anche di accogliere turisti e fedeli in transito nella Capitale e – questo si spera in Regione – in pellegrinaggio su tutto il territorio laziale. La Porta Santa della Basilica di San Pietro si aprirà il 24 dicembre 2024 e chiuderà il 6 gennaio del 2026. In mezzo, c’è un calendario ricco di eventi, con alcune tappe ritenute di massimo rilievo come il Giubileo del lavoro e la Giornata mondiale della gioventù. In mezzo, però, c’è pure, soprattutto, quella “virtù strettamente imparentata con la speranza” e che è “la pazienza”, a cui fa riferimento Papa Francesco nella bolla di indizione dell’Anno Santo, quando dalla quinta Lettera ai romani, riporta il passaggio in cui San Paolo scrive: “Ci vantiamo anche nelle tribolazioni, sapendo che la tribolazione produce pazienza, la pazienza una virtù provata e la virtù provata la speranza”. Virtù che i cittadini di Roma e del Lazio hanno dimostrato e stanno dimostrando di avere, in attesa che le luci flebili della speranza di oggi siano i fari di un anno zero, come invocato da Papa Francesco, che apra le porte a un mondo meno povero e più inclusivo, meno in guerra e più in pace. A città con meno disagi e più serenità.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv