Ecco chi sono i leader che parteciperanno ai funerali di papa Francesco I
Roma si prepara ad accogliere migliaia di persone per i funerali di papa Francesco, venuto a mancare lunedì 21 aprile. Non solo fedeli da ogni parte del mondo ma anche tanti leader prenderanno parte alle esequie previste sabato per l’ultimo saluto al Pontefice. Tra le autorità che hanno già confermato la propria presenza ai funerali in piazza San Pietro ci sono Donald Trump e la moglie Melania, che si sono detti “ansiosi” di partecipare. Il presidente Usa ha dichiarato che avrà “incontri” con altri leader internazionali a Roma, a margine dei funerali. Parlando ai giornalisti nello Studio Ovale, Trump ha aggiunto che “tutti vogliono un incontro”, senza precisare chi abbia intenzione di vedere. Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha annunciato che parteciperà durante la sua visita a Saint-Denis, sull’Isola di Riunione. Anche il presidente dell’Argentina, Javier Milei, sarà a Roma, il presidente ha proclamata sette giorni di lutto ufficiale per ricordare Jorge Bergoglio, nato a Buenos Aires nel 1936. Previsto l’arrivo a Roma anche del presidente ad interim della Romania, Ilie Bolojan. Secondo “Rbc Ucraina”, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky potrebbe partecipare ai funerali di Papa Francesco. “Si attende la data della sepoltura del Papa e si sta preparando la visita del presidente a Roma per dare l’addio al pontefice”, ha dichiarato una fonte all’agenzia. Zelensky aveva incontrato Papa Francesco in Vaticano nell’ottobre dello scorso anno, donandogli un dipinto raffigurante il massacro di Bucha. Anche il primo ministro del Regno Unito, Keir Starmer, parteciperà al funerale, come confermato il suo portavoce. Esprimendo il suo cordoglio per la morte del pontefice, Starmer ha definito Francesco un “papa per i poveri, gli oppressi e i dimenticati”, vicino alle “realtà della fragilità umana”. Anche il principe William parteciperà, in rappresentanza di re Carlo. Re Carlo e la regina Camilla sono state tra le ultime figure internazionali ad aver incontrato il Papa, in un incontro privato avvenuto due settimane fa alla Casa Santa Marta. Al funerale non mancheranno il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier, il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Il leader tedesco aveva precedentemente definito Francesco come un “Papa importante” per il cui lavoro “tutti dovranno essergli grati”. Steinmeier aveva inoltre ringraziato il pontefice per ”il suo impegno a favore delle persone svantaggiate, dei poveri, degli emarginati, degli sfollati e dei rifugiati”. La portavoce della Commissione europea, Arianna Podestà, durante un briefing con la stampa a Bruxelles ha dichiarato che la visita in Italia di von der Leyen “è per i funerali del Papa”, tuttavia “non posso escludere altri possibili incontri”, ma al momento non ci sono annunci su appuntamenti ufficiali. “Per quanto riguarda gli Stati Uniti, i colloqui tecnici sono in corso. Come ha detto la stessa presidente, sarebbe una buona idea incontrare le controparti statunitensi una volta raggiunto un accordo, su cui ovviamente stiamo ancora lavorando”, ha concluso Podestà. Il presidente russo Vladimir Putin ha confermato che non parteciperà ai funerali, come ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitrj Peskov durante una conferenza stampa. “Il presidente non ha programmi di questo tipo”, ha detto Peskov ai giornalisti. Per decisione del presidente russo, la ministra della Cultura russa, Olga Lyubimova rappresenterà la Russia ai funerali di Papa Francesco. Il presidente di Taiwan, Lai Ching-te, ha nominato un inviato speciale che parteciperà ai funerali. Lo ha annunciato il ministero degli Esteri di Taiwan in una nota, precisando che una messa in memoria del defunto pontefice sarà organizzata anche a Taipei. Il presidente taiwanese ha espresso cordoglio per la scomparsa di Papa Francesco con un messaggio pubblicato su X, in cui ha sottolineato la volontà di continuare a “trarre ispirazione dal suo impegno di tutta una vita per la pace, la solidarietà globale e la cura dei bisognosi”. La Città del Vaticano è l’unico alleato diplomatico di Taipei in Europa. Relazioni diplomatiche formali furono stabilite nel 1942, prima della ritirata dei nazionalisti a Taiwan a seguito della guerra civile con i comunisti di Mao Zedong. Ciononostante, il Vaticano ha mantenuto anche i rapporti con la Cina, con cui ha stipulato uno storico accordo di collaborazione per la nomina dei vescovi nel 2018. Da allora, l’intesa è stata rinnovata per tre volte ma ripetutamente violata da Pechino. Nel corso di una regolare conferenza stampa, il portavoce del ministero degli Esteri cinese Guo Jiakun ha espresso il cordoglio del governo e ha affermato che “Cina e Vaticano hanno mantenuto contatti costruttivi e portato avanti scambi proficui” negli ultimi anni. “Pechino è disposta a collaborare con il Vaticano per promuovere il continuo miglioramento delle relazioni”, ha aggiunto. Anche il presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, parteciperà ai funerali, insieme alla consorte Janja. Lo ha annunciato la segreteria per le comunicazioni della presidenza brasiliana (Secom), precisando che i dettagli del viaggio e della delegazione verranno annunciati nel corso della giornata odierna. Lula ha diffuso un video di cordoglio per la morte del Papa. “L’umanità perde oggi una voce di rispetto e accoglienza del prossimo”, ha detto Lula aprendo il suo messaggio. Un pontefice, prosegue il leader brasiliano, “che ha vissuto e diffuso” ogni giorno “l’amore, la tolleranza e la solidarietà, che sono alla base degli insegnamenti cristiani”. Il presidente brasiliano ha sottolineato l’impegno di Jorge Bergoglio nel “portare amore dove c’è l’odio” e “l’unione dove c’è la discordia”, cosciente che “siamo tutti uguali, viviamo nella stessa casa, il nostro pianeta, che ha bisogno urgente delle nostre attenzioni”. Con “la sua semplicità, coraggio ed empatia, Francesco ha portato in Vaticano il tema dei cambiamenti climatici”, criticando “con vigore i modelli economici che hanno portato l’umanità a produrre così tante ingiustizie”. Papa Francesco “ha sempre sostenuto coloro che ne hanno più bisogno: i poveri, i rifugiati, i giovani, gli anziani e le vittime delle guerre e di tutte le forme di pregiudizio”, ha proseguito Lula ricordando anche “il grande affetto” con cui è stato accolto negli incontri privati, assieme alla moglie. Il presidente polacco Andrzej Duda ha dichiarato sabato 26 aprile giorno di lutto nazionale. Il capo dello Stato e la moglie prenderanno parte ai funerali.
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