Il parlamento del Senegal ha rinviato le elezioni presidenziali al 15 dicembre

Feb 7, 2024 - 06:13
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Il parlamento del Senegal ha rinviato le elezioni presidenziali al 15 dicembre

Il parlamento del Senegal ha ratificato il disegno di legge che rinvia le elezioni presidenziali al 15 dicembre. Il voto è avvenuto dopo che i deputati dell'opposizione sono stati rimossi con la forza dall'aula, mentre si discuteva la decisione del presidente Macky Sall di rinviare il voto, inizialmente previsto per il 25 febbraio. Il provvedimento estende il mandato di Sall - che sarebbe dovuto terminare il 2 aprile - fino alle nuove elezioni. Mentre i legislatori discutevano il disegno di legge, le forze di sicurezza hanno sparato gas lacrimogeni sui manifestanti radunati all'esterno. Decine gli arresti. Sall - che a luglio aveva dichiarato che non avrebbe cercato un terzo mandato - ha citato come motivo del rinvio una disputa elettorale tra parlamento e magistratura riguardo alle candidature, ma leader e candidati dell'opposizione definiscono la mossa come un "colpo di stato". Con l'adozione della legge da parte del Parlamento, la situazione in un Paese tradizionalmente stabile che ha regolarmente eletto i suoi presidenti e non ha mai subito un colpo di stato, rimane estremamente confusa e pericolosa. La Comunità degli Stati dell'Africa Occidentale (ECOWAS), l'Unione Africana, gli Stati Uniti, l'Unione Europea, la Francia, il Regno Unito e la Germania, importanti partner del Senegal, esprimono la loro preoccupazione. Molte organizzazioni di difesa dei diritti civili, senegalesi e internazionali, hanno condannato le restrizioni a Internet e la sospensione della licenza della televisione privata Walf TV, invitando le autorità a vigilare contro "l'uso eccessivo della forza, gli arresti arbitrari e gli attacchi alle libertà". "Il Senegal è stato a lungo considerato un modello di democrazia nella regione. Questa realtà è ora minacciata", scrive Human Rights Watch. La crisi fa temere al Senegal un ritorno ai giorni difficili del marzo 2021 e del giugno 2023, quando i disordini causarono decine di morti e centinaia di arresti.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv