Frode IVA da 40 milioni: l’EPPO sequestra beni per oltre 28 milioni in Italia

L’ufficio della Procura europea di Bologna, in collaborazione con la Guardia di Finanza di Ravenna, ha sequestrato beni per oltre 28 milioni di euro nell’ambito di un’indagine su una maxi frode IVA legata al commercio di software e prodotti informatici. L'inchiesta ha portato alla luce un complesso sistema di frode carosello, attivo a livello internazionale, che coinvolge oltre 70 aziende in vari paesi europei, oltre che in Svizzera e a Curaçao. A Ravenna, una società avrebbe emesso fatture false per oltre 128 milioni di euro, mentre un’altra, nella zona di Roma, avrebbe registrato operazioni fittizie per oltre 53 milioni. Il danno stimato per l’erario ammonta a circa 40 milioni di euro. Tra i beni sequestrati figurano conti correnti, immobili, azioni societarie e polizze assicurative. Il tribunale sta valutando la nomina di un amministratore giudiziario per garantire la continuità delle attività aziendali colpite. Le indagini proseguono con l’obiettivo di identificare ulteriori responsabili e chiarire la portata completa della frode.