Georgia: il Consiglio Ue sospende parte dell'accordo di facilitazione dei visti
Il Consiglio ha deciso di sospendere alcune parti dell'accordo di facilitazione dei visti tra l'UE e la Georgia, provocando alcuni disagi anche per i diplomatici e i funzionari georgiani che ora dovranno richiedere un visto per recarsi nell'UE. Queste categorie, quindi, non beneficeranno più di tempi di richiesta più brevi, di tariffe più basse per i visti e della possibilità di presentare meno documenti di supporto.
La decisione è una reazione all'adozione da parte della Georgia, lo scorso anno, di una "legge sulla trasparenza dell'influenza straniera” e di un pacchetto legislativo sui “valori della famiglia e la protezione dei minori”. L'UE ritiene che queste legislazioni minino i diritti fondamentali del popolo georgiano e aumentino la stigmatizzazione e la discriminazione.
Le azioni intraprese dalla Georgia violano i principi fondamentali su cui è stato concluso l'accordo di facilitazione e vanno contro gli interessi dell'UE e dei suoi Stati membri.
La proposta è anche una risposta alla violenta repressione da parte delle autorità georgiane nei confronti di manifestanti pacifici, politici e media indipendenti, iniziata dopo che il 28 novembre 2024 il governo ha annunciato di non perseguire più l'apertura dei negoziati con l'UE fino al 2028.
L'accordo di facilitazione del visto sarà sospeso per diverse categorie, come membri di delegazioni ufficiali della Georgia che partecipano a riunioni ufficiali e ad eventi organizzati nel territorio di un Paese dell'UE, ma anche per la Corte Costituzionale e la Corte Suprema della Georgia titolari di passaporti diplomatici.
I cittadini georgiani titolari di passaporti ordinari continueranno a beneficiare dell'esenzione dal visto quando si recano nell'UE per brevi soggiorni.
Una volta entrata in vigore la sospensione parziale - e poiché i cittadini georgiani sono esentati dall'obbligo di visto - gli Stati membri potranno decidere di adottare misure nazionali per applicare l'obbligo di visto ai titolari di passaporti diplomatici, di servizio/ufficiali e speciali.
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