Giappone: il governo mette in guardia da presunte interferenze straniere in vista delle elezioni
Il governo del Giappone ha lanciato un allarme in merito al rischio di interferenze e disinformazione straniera mirata a interferire con le elezioni, a pochi giorni dal voto per il rinnovo della Camera dei consiglieri – la camera alta del parlamento – in programma domenica 20 luglio. Rispondendo a una domanda sulla possibile manipolazione del dibattito elettorale tramite le piattaforme sociali, il vice segretario capo di Gabinetto Kazuhiko Aoki ha dichiarato in conferenza stampa che anche il Giappone “sta diventando un bersaglio di operazioni di influenza”. Aoki ha affermato che il governo rafforzerà le proprie capacità di comunicazione per contrastare la disinformazione estera, sottolineando che “è fondamentale che le elezioni si svolgano permettendo agli elettori di fare scelte libere basate su informazioni corrette”. Martedì, anche il ministro per il Digitale Masaaki Taira aveva riconosciuto “alcune segnalazioni” di possibili interferenze straniere, lasciando intendere che potrebbero essere necessarie indagini. Il tema dell’ingerenza straniera ha finora avuto scarso rilievo nella politica giapponese, ma ha preso gradualmente piede in un contesto di forte difficoltà dei partiti di governo e di rapida emersione del partito populista di destra Sanseito, formazione politica emergente cui i sondaggi attribuiscono circa il 10 per cento dei consensi. Proprio ieri, il partito è finito al centro di polemiche per una intervista concessa da un suo candidato all’agenzia di stampa russa Sputnik. Il leader del partito, Sohei Kamiya, ha chiesto a tutti i membri del partito coinvolti nell’iniziativa di rassegnare le dimissioni.
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