Libia: i leader locali chiedono all’Onu un governo unificato e la fine delle milizie
La rappresentante speciale del segretario generale delle Nazioni Unite per la Libia, Hanna Tetteh, ha incontrato 15 rappresentanti della Libia occidentale per discutere della situazione politica e di sicurezza e delle possibili strade per rilanciare una road map condivisa. Lo ha riferito in una nota la Missione di supporto dell’Onu in Libia (Unsmil). L’incontro si è tenuto lunedì scorso presso la sede della missione, con la partecipazione di sindaci, notabili locali e figure sociali. I partecipanti hanno insistito sulla necessità di porre fine alla fase transitoria e hanno chiesto che ogni processo politico avvenga in un contesto privo di tensioni di sicurezza, auspicando anche il disarmo della capitale Tripoli e la sua protezione tramite le forze di sicurezza statali. Durante l’incontro, l’Unsmil ha illustrato le quattro opzioni discusse a maggio dalla commissione consultiva incaricata di tracciare una via d’uscita istituzionale. Il primo scenario prevede elezioni entro due anni, previa intesa su base legale e riforma della Commissione elettorale. Il secondo suggerisce l’elezione di un Parlamento bicamerale, cui affidare il compito di redigere e approvare una nuova Costituzione. Il terzo prevede l’adozione del testo costituzionale prima delle elezioni, mentre il quarto propone la creazione di un nuovo Consiglio costituente tramite un meccanismo di dialogo previsto dall’articolo 64 dell’accordo politico libico. Uno dei partecipanti ha dichiarato di sostenere l’opzione numero quattro, spiegando che le istituzioni precedenti e attuali avrebbero “alimentato le milizie, aggravando la crisi di sicurezza e la paralisi economica”. Secondo quanto riferito dalla missione, 143 rappresentanti municipali di undici città hanno espresso la volontà di evitare nuove guerre e favorire il dialogo. I partecipanti hanno sottolineato le gravi carenze nei settori sanitario ed educativo, chiedendo interventi concreti per migliorare i servizi essenziali. “In questo momento critico – ha detto uno dei rappresentanti – dobbiamo concentrarci su un percorso che porti a un governo unificato, in grado di affrontare le sfide economiche e di sicurezza, e rispondere ai bisogni della popolazione”.
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