Gli incidenti stradali continuano a rappresentare la principale causa di morte per i giovani tra i 15 e i 29 anni
Gli incidenti stradali continuano a rappresentare la principale causa di morte per i giovani tra i 15 e i 29 anni. Alla base della strage che si compie ogni anno, ci sono la distrazione alla guida e la velocità.
In occasione della Giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada che ricorre oggi, per fotografare una situazione che sembra non conoscere soluzione di continuità, basta leggere i dati relativi ai controlli effettuati dalla Polizia di Stato tra il 6 ottobre e il 5 novembre di quest'anno: su 44.771 persone identificate e con 24.350 veicoli fermati, i conducenti risultati positivi all'alcool sono stati 1.461, pari a circa il 6% dei controllati con precursore ed etilometro.
In un solo mese, i guidatori trovati in stato di alterazione per assunzione di stupefacenti nel corso dei 109 servizi effettuati con l'ausilio dei Sanitari della Polizia di Stato sono stati 90, pari al 14, 7% dei controllati (612).
A leggere tra i numeri, un lato positivo c'è, e riguarda l'infortunistica stradale con una diminuzione complessiva degli incidenti, che sono stati 52.433 nel periodo tra gennaio e settembre 2023, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, in cui i sinistri furono 52.465. Diminuiti, nella stessa forbice temporale, anche il numero dei deceduti, -9,5% e dei feriti, -2,5%.
Gli incidenti stradali continuano a rappresentare la principale causa di morte per i giovani tra i 15 e i 29 anni. Alla base della strage che si compie ogni anno, ci sono la distrazione alla guida e la velocità.
In occasione della Giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada che ricorre oggi, per fotografare una situazione che sembra non conoscere soluzione di continuità, basta leggere i dati relativi ai controlli effettuati dalla Polizia di Stato tra il 6 ottobre e il 5 novembre di quest'anno: su 44.771 persone identificate e con 24.350 veicoli fermati, i conducenti risultati positivi all'alcool sono stati 1.461, pari a circa il 6% dei controllati con precursore ed etilometro.
In un solo mese, i guidatori trovati in stato di alterazione per assunzione di stupefacenti nel corso dei 109 servizi effettuati con l'ausilio dei Sanitari della Polizia di Stato sono stati 90, pari al 14, 7% dei controllati (612).
A leggere tra i numeri, un lato positivo c'è, e riguarda l'infortunistica stradale con una diminuzione complessiva degli incidenti, che sono stati 52.433 nel periodo tra gennaio e settembre 2023, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, in cui i sinistri furono 52.465. Diminuiti, nella stessa forbice temporale, anche il numero dei deceduti, -9,5% e dei feriti, -2,5%. Secondo le stime Aci - Istat in media, nei primi sei mesi del 2023, ogni giorno si sono verificati 437 incidenti, con 7,6 morti e 588 feriti. Nel confronto con il primo semestre 2022, le vittime diminuiscono soprattutto sulle autostrade (-9,7%), seguono le strade extraurbane (-3,3%) e le strade urbane (-0,1%).
Per quanto riguarda le percorrenze autostradali, il dato cumulato dei primi sei mesi del 2023 registra una crescita del 5,4% di veicoli/km percorsi sulla rete, rispetto allo stesso periodo temporale dello scorso anno. Questo risultato è sostanzialmente riconducibile all’incremento delle percorrenze dei veicoli leggeri, la cui crescita rispetto al 2022, è stata del +7,1%, mentre i volumi per i veicoli pesanti hanno fatto registrare solo un lieve aumento (+0,6%).
In merito al traffico sulla rete extraurbana principale si registrano, per i veicoli leggeri e pesanti, valori in aumento soprattutto nel primo trimestre. Mediamente, il traffico risulta aumentato di circa il 4% per i veicoli leggeri e dell'1% per i pesanti.
In Italia, dati Istat, nel 2022 si sono contati 3.159 morti e 223.475 feriti: la quasi totalità degli incidenti sulle strade, come ricorda la coalizione #Città30Subito!, è dovuta a comportamenti contrari al codice della strada. L'esito letale è sempre legato alla velocità da parte di conducenti di mezzi motorizzati, che provocano il 94% delle collisioni. Le vittime sono aumentate in tutti i segmenti di utenti della strada rispetto al 2021, fatta eccezione per i ciclisti (-7%). Per loro la mortalità continua a diminuire (-33% negli ultimi dieci anni, -50% negli ultimi venti), a fronte di un forte incremento della mobilità ciclistica.
L'introduzione del limite di velocità urbano nelle metropoli europee ha contribuito a ridurre gli incidenti sulle strade. A Londra, dopo l'approvazione dei limiti di 20 km/h, le morti sulle strade si sono ridotte del 25%, mentre gli investimenti di pedoni si sono abbassati del 63%. A Bruxelles invece, dopo un anno dall'inaugurazione della "città 30 km/h", avvenuta nel gennaio 2021, sono diminuiti del 28% gli incidenti e del 50% i morti e feriti gravi. Nella città di Edimburgo, l'attuazione del limite di velocità da 20 km/h a 30 km/h ha contribuito a tagliare del 40% il numero degli incidenti e del 33% il numero di feriti. La Polizia di Stato, per sensibilizzare sul tema e diffondere l'educazione stradale, ha in agenda una serie di incontri organizzati su tutto il territorio nazionale: l'ultimo è fissato per il 23 novembre a Roma, a Cinecittà, con testimonianze di familiari e di vittime d'incidenti stradali che racconteranno le proprie esperienze a una platea di oltre 1300 studenti. L'incontro con gli studenti delle scuole sarà incentrato su ''pillole'' di legalità e di sicurezza stradale. Presente anche il ''pullman azzurro'' che inviterà i ragazzi a seguire un tracciato simulando con occhiali speciali gli effetti sulla guida delle alterate percezioni determinate dall'assunzione di alcol o droghe. "Questi incontri con le nuove generazioni di utenti della strada e futuri conducenti di veicoli - spiegano in una nota - è sempre un'occasione di crescita e serve a non perdere di vista l'obiettivo ambizioso di portare a zero il numero delle vittime da incidenti stradali.
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