Gli incidenti stradali continuano a rappresentare la principale causa di morte per i giovani tra i 15 e i 29 anni

Nov 19, 2023 - 13:16
Nov 19, 2023 - 13:20
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Gli incidenti stradali continuano a rappresentare la principale causa di morte per i giovani tra i 15 e i 29 anni

Gli incidenti stradali continuano a rappresentare la principale causa di morte per i giovani tra i 15 e i 29 anni. Alla base della strage che si compie ogni anno, ci sono la distrazione alla guida e la velocità. 

In occasione della Giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada che ricorre oggi, per fotografare una situazione che sembra non conoscere soluzione di continuità, basta leggere i dati relativi ai controlli effettuati dalla Polizia di Stato tra il 6 ottobre e il 5 novembre di quest'anno: su 44.771 persone identificate e con 24.350 veicoli fermati, i conducenti risultati positivi all'alcool sono stati 1.461, pari a circa il 6% dei controllati con precursore ed etilometro.  

In un solo mese, i guidatori trovati in stato di alterazione per assunzione di stupefacenti nel corso dei 109 servizi effettuati con l'ausilio dei  Sanitari della Polizia di Stato sono stati 90, pari al 14, 7% dei controllati (612).

A leggere tra i numeri, un lato positivo c'è, e riguarda l'infortunistica stradale con una diminuzione complessiva degli incidenti, che sono stati 52.433 nel periodo tra gennaio e settembre 2023, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, in cui i sinistri furono 52.465. Diminuiti, nella stessa forbice temporale, anche il numero dei deceduti, -9,5% e dei feriti, -2,5%

Gli incidenti stradali continuano a rappresentare la principale causa di morte per i giovani tra i 15 e i 29 anni. Alla base della strage che si compie ogni anno, ci sono la distrazione alla guida e la velocità. 

In occasione della Giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada che ricorre oggi, per fotografare una situazione che sembra non conoscere soluzione di continuità, basta leggere i dati relativi ai controlli effettuati dalla Polizia di Stato tra il 6 ottobre e il 5 novembre di quest'anno: su 44.771 persone identificate e con 24.350 veicoli fermati, i conducenti risultati positivi all'alcool sono stati 1.461, pari a circa il 6% dei controllati con precursore ed etilometro.  

In un solo mese, i guidatori trovati in stato di alterazione per assunzione di stupefacenti nel corso dei 109 servizi effettuati con l'ausilio dei  Sanitari della Polizia di Stato sono stati 90, pari al 14, 7% dei controllati (612).

A leggere tra i numeri, un lato positivo c'è, e riguarda l'infortunistica stradale con una diminuzione complessiva degli incidenti, che sono stati 52.433 nel periodo tra gennaio e settembre 2023, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, in cui i sinistri furono 52.465. Diminuiti, nella stessa forbice temporale, anche il numero dei deceduti, -9,5% e dei feriti, -2,5%Secondo le stime Aci - Istat in media, nei primi sei mesi del 2023, ogni giorno si sono verificati 437 incidenti, con 7,6 morti e 588 feriti. Nel confronto con il primo semestre 2022, le vittime diminuiscono soprattutto sulle autostrade (-9,7%), seguono le strade extraurbane (-3,3%) e le strade urbane (-0,1%). 

Per quanto riguarda le percorrenze autostradali, il dato cumulato dei primi sei mesi del 2023 registra una crescita del 5,4% di veicoli/km percorsi sulla rete, rispetto allo stesso periodo temporale dello scorso anno. Questo risultato è sostanzialmente riconducibile all’incremento delle percorrenze dei veicoli leggeri, la cui crescita rispetto al 2022, è stata del +7,1%, mentre i volumi per i veicoli pesanti hanno fatto registrare solo un lieve aumento (+0,6%). 

In merito al traffico sulla rete extraurbana principale si registrano, per i veicoli leggeri e pesanti, valori in aumento soprattutto nel primo trimestre. Mediamente, il traffico risulta aumentato di circa il 4% per i veicoli leggeri e dell'1% per i pesanti.  

In Italia, dati Istat, nel 2022 si sono contati 3.159 morti e 223.475 feriti: la quasi totalità degli incidenti sulle strade, come ricorda la coalizione #Città30Subito!, è dovuta a comportamenti contrari al codice della strada. L'esito letale è sempre legato alla velocità da parte di conducenti di mezzi motorizzati, che provocano il 94% delle collisioni. Le vittime sono aumentate in tutti i segmenti di utenti della strada rispetto al 2021, fatta eccezione per i ciclisti (-7%). Per loro la mortalità continua a diminuire (-33% negli ultimi dieci anni, -50% negli ultimi venti), a fronte di un forte incremento della mobilità ciclistica.

L'introduzione del limite di velocità urbano nelle metropoli europee ha contribuito a ridurre gli incidenti sulle strade. A Londra, dopo l'approvazione dei limiti di 20 km/h, le morti sulle strade si sono ridotte del 25%, mentre gli investimenti di pedoni si sono abbassati del 63%. A Bruxelles invece, dopo un anno dall'inaugurazione della "città 30 km/h", avvenuta nel gennaio 2021, sono diminuiti del 28% gli incidenti e del 50% i morti e feriti gravi. Nella città di Edimburgo, l'attuazione del limite di velocità da 20 km/h a 30 km/h ha contribuito a tagliare del 40% il numero degli incidenti e del 33% il numero di feriti.  La Polizia di Stato, per sensibilizzare sul tema e diffondere l'educazione stradale, ha in agenda una serie di incontri organizzati su tutto il territorio nazionale: l'ultimo è fissato per il 23 novembre a Roma, a Cinecittà, con testimonianze di familiari e di vittime d'incidenti stradali che racconteranno le proprie esperienze a una platea di oltre 1300 studenti. L'incontro con gli studenti delle scuole sarà incentrato su ''pillole'' di legalità e di sicurezza stradale. Presente anche il ''pullman azzurro'' che inviterà i ragazzi a seguire un tracciato simulando con occhiali speciali gli effetti sulla guida delle alterate percezioni determinate dall'assunzione di alcol o droghe. "Questi incontri con le nuove generazioni di utenti della strada e futuri conducenti di veicoli -  spiegano in una nota -  è sempre un'occasione di crescita e serve a non perdere di vista l'obiettivo ambizioso di portare a zero il  numero delle vittime da incidenti stradali.

 

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv