Hezbollah lancia centinaia di razzi contro Israele
Il partito sciita libanese filo-iraniano Hezbollah ha rivendicato di aver lanciato oltre 320 razzi Katyusha contro basi e caserme militari nel nord di Israele, come rappresaglia per la morte dell’alto comandante Fouad Shukr, ucciso in un raid nella periferia sud di Beirut lo scorso 30 luglio. In una nota, il gruppo ha reso noto di aver preso di mira i siti militari israeliani per agevolare il passaggio di droni carichi di esplosivo “verso altri obiettivi nel profondo” Stato ebraico. Hezbollah ha poi dichiarato concluso l’attacco, annunciando di aver “completato con successo” la “prima fase” della rappresaglia. “Le Forze di difesa di Israele hanno lavorato intensamente per sventare le minacce di Hezbollah, che ha lanciato centinaia di razzi contro lo Stato ebraico”. Lo ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu commentando la rappresaglia del partito sciita filo-iraniano libanese. “Siamo determinati a fare tutto il possibile per proteggere il nostro Paese e riportare i residenti del nord sani e salvi nelle loro case”, ha affermato Netanyahu, citato dal quotidiano “Times of Israel”, durante una riunione del gabinetto di sicurezza. “Stamattina abbiamo scoperto i preparativi di Hezbollah per attaccare Israele. In consultazione con il ministro della difesa e il capo di stato maggiore delle Forze di difesa, abbiamo ordinato di agire in modo preventivo per rimuovere le minacce”, ha spiegato il premier israeliano. “Se qualcuno ci fa del male, noi rispondiamo facendogli del male”, ha aggiunto Netanyahu. Secondo una fonte di alto livello delle Forze di difesa israeliane (Idf), citata dall’emittente “Channel 12”, il partito sciita libanese filo-iraniano Hezbollah era pronto a lanciare 6 mila razzi contro Israele. Sulla base delle informazioni dell’intelligence, Israele ha così lanciato un attacco preventivo nel sud del Libano, distruggendo centinaia di lanciarazzi di Hezbollah puntati verso lo Stato ebraico. Secondo le Idf, sono stati lanciati alla fine dal gruppo sciita filo-iraniano 210 razzi e circa 20 droni. Hezbollah, da parte sua, ha reso noto invece di averne lanciati oltre 320 contro siti militari israeliani. In precedenza, intorno alle 5 del mattino (ore 04:00 in Italia) decine di caccia militari israeliani hanno lanciato un attacco preventivo contro Hezbollah nel sud del Libano, colpendo lanciatori programmati per sparare proiettili. Secondo il quotidiano “Times of Israel”, centinaia di lanciarazzi di Hezbollah sono stati colpiti simultaneamente. Il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf), contrammiraglio Daniel Hagari, ha fatto sapere tramite una dichiarazione video che sono stati presi di mira obiettivi che “rappresentavano una minaccia imminente per i cittadini dello Stato di Israele”. “Hezbollah lancerà presto razzi e forse anche missili e droni contro il territorio israeliano”, ha affermato Hagari poco prima dell’inizio della rappresaglia, sottolineando che il gruppo libanese era in procinto di lanciare “un attacco su vasta scala”. “Stiamo operando per autodifesa. Siamo pronti a fare tutto il necessario per difendere il popolo di Israele”, ha aggiunto il portavoce delle Idf. Dopo l’avvio della rappresaglia del partito sciita filo-iraniano per l’uccisione di Shukr, Hagari ha poi affermato: “Hezbollah sta lanciando razzi e droni contro Israele. I nostri sistemi di difesa aerea, le navi della Marina e gli aerei dell’Aeronautica stanno proteggendo i civili, identificando e intercettando le minacce, e colpendo ovunque necessario per rimuovere le minacce”. Nell’attacco preventivo lanciato oggi da Israele nel sud del Libano contro il partito sciita filo-iraniano Hezbollah sono stati impiegati circa 100 caccia dell’Aeronautica militare, sotto la direzione del Comando nord e della Divisione di intelligence. Lo hanno reso noto su X le Forze di difesa di Israele (Idf), spiegando che nel raid sono stati distrutti migliaia di lanciatori puntati verso lo Stato ebraico, sia verso il nord che verso l’area centrale. L’operazione israeliana è stata condotta a seguito delle informazioni dell’intelligence secondo cui Hezbollah era pronto a lanciare un attacco su larga scala contro lo Stato ebraico alle 5 del mattino, ora locale. L’attacco israeliano preventivo, che secondo quanto riporta la stampa israeliana è stato compiuto alle 04:45, è stato seguito dal lancio di centinaia di razzi da parte del gruppo sciita filo-iraniano libanese. Come riporta “Times of Israel”, Netanyahu ha seguito gli sviluppi dalla sala di comando sotterranea delle Idf presso il quartiere generale militare di Tel Aviv, insieme al ministro della Difesa Yoav Gallant. A seguito dell’attacco di Hezbollah, il ministro israeliano ha dichiarato lo stato di emergenza nel Paese per le prossime 48 ore. Una fonte governativa anonima ha riferito all’emittente “Channel 12” che Israele non vuole un’escalation che possa provocare una guerra in Libano. “Non è stato un attacco mirato a scatenare un conflitto, ma a rimuovere una seria minaccia per milioni di cittadini israeliani”, ha affermato la fonte in riferimento all’attacco preventivo lanciato da Israele contro Hezbollah, aggiungendo che “l’escalation dipende dalle azioni” del gruppo filo-iraniano.
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