I fornitori israeliani di televisione via satellite e via cavo hanno sospeso le trasmissioni di Al Jazeera

Mag 6, 2024 - 07:01
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I fornitori israeliani di televisione via satellite e via cavo hanno sospeso le trasmissioni di Al Jazeera

I fornitori israeliani di televisione via satellite e via cavo hanno sospeso le trasmissioni di Al Jazeera dopo la decisione del governo di chiudere le operazioni della rete in Israele per tutto il tempo in cui continua la guerra a Gaza. Agenti di polizia e ispettori del Ministero delle Comunicazioni sono arrivati negli uffici di Al Jazeera a Gerusalemme per confiscare le apparecchiature di trasmissione del canale del Qatar. Le riprese video inviate dall’ufficio del Ministro delle Comunicazioni Shlomo Karhi, che ha guidato l’accusa di vietare il canale, mostrano i funzionari israeliani che entrano nell’ufficio di Al Jazeera a Gerusalemme Est e iniziano a documentare l’attrezzatura all’interno. La mossa arriva poche ore dopo che il governo ha votato per chiudere le operazioni di Al Jazeera in Israele per 45 giorni, in linea con una legge temporanea approvata ad aprile che consente la chiusura temporanea dei media stranieri se sospettati di danneggiare la sicurezza nazionale. Il gabinetto di Benjamin Netanyahu ha preso questa decisione perché, a loro avviso, la rete televisiva del Qatar rappresenta una minaccia per la sicurezza nazionale. La rete è finanziata dal governo del Qatar ed è stata critica nei confronti dell’operazione militare israeliana a Gaza, da dove ha riferito 24 ore su 24 durante la guerra. “Il canale di incitamento Al Jazeera sarà chiuso in Israele”, ha scritto Netanyahu sui social media dopo il voto unanime del governo. “Al Jazeera Media Network condanna e denuncia fermamente questo atto criminale che viola i diritti umani e il diritto fondamentale all’accesso alle informazioni”, ha affermato la rete in una nota. “Al Jazeera afferma il suo diritto di continuare a fornire notizie e informazioni al suo pubblico globale”. Anche l’Ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani ha criticato la chiusura, esortando il governo israeliano a revocare il divieto, citando l’importanza di “media liberi e indipendenti”.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv