Il 25 aprile 'è una festa della Repubblica italiana e deve essere la festa di tutti gli antifascisti'
Il 25 aprile "è una festa della Repubblica italiana e deve essere la festa di tutti gli antifascisti, di chi si indentifica in questo tipo di repubblica. Se così non è, significa che non si riconoscono in questo" ha dichiarato il presidente dell'Anpi Gianfranco Pagliarulo parlando delle celebrazioni del 25 aprile. "Questo 25 aprile cade in un momento particolare perché è la prima volta al governo di una destra a trazione sovranista che non ha rescisso i legami con la cultura del ventennio, poi c'è la guerra, la crisi, economica e climatica, per cui diciamo mala tempora currunt ". Poi il presidente dell'Anpi sottolinea l'impegno dell'associazione affinché la celebrazione del 25 aprile "sia una grande manifestazione di lotta ma anche una grande festa - ha aggiunto - Uso la parola festa contro il clima cupo che si è diffuso nel Paese. Sarà una festa di partecipazione del popolo perché ricordiamoci che il 40% degli elettori non è andato a votare alle ultime elezioni politiche". "La Russa? Più logico andasse a Marzabotto o a Stazzema" "Mi ha colpito che il presidente del Senato Ignazio La Russa si recherà a Praga a rendere omaggio a Jan Palach che è sicuramente un eroe della libertà ma ci sono altri 364 giorni all'anno per farlo". ha commentato Pagliarulo, a proposito della visita del presidente del Senato. "Nel Paese dove c'è stato l'eccidio delle Fosse Ardeatine o l'eccidio di Marzabotto o di Sant'Anna di Stazzema sarebbe stato più logico portare un fiore lì", ha concluso.
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