Il continente africano resta in cima all’agenda della cooperazione italiana

Ott 18, 2025 - 00:49
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Il continente africano resta in cima all’agenda della cooperazione italiana

Anche nel 2024 l’Africa è stata la principale priorità geografica della cooperazione allo sviluppo, in linea con lo spirito del Piano Mattei. È quanto emerge dalle parole di Marco Riccardo Rusconi, direttore dell’Agenzia italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics), nell’introduzione al rapporto 2024 sulle attività dell’agenzia, pubblicato questa settimana. Dichiarazioni che trovano riscontro nei numeri messi nero su bianco nel report: il nuovo Documento Triennale di Programmazione e Indirizzo 2024-2026 identifica infatti 23 Paesi africani tra i 38 prioritari della cooperazione italiana, e all’Africa è stato destinato oltre un terzo dei 668 milioni di euro erogati globalmente nel 2024 dall’Aics. Da Dakar a Maputo l’agenzia vanta ora dieci sedi operative in Africa, con l’obiettivo di costruire collaborazioni alla pari e reciprocamente vantaggiose per promuovere crescita sostenibile, sicurezza e occupazione locale. L’avvio del Piano Mattei, lanciato nel 2024 dal governo italiano, “ha segnato un’accelerazione senza precedenti dell’impegno nel continente africano” ha affermato Rusconi. “Abbiamo aperto due nuove sedi, a Kampala e Abidjan, rafforzato quelle esistenti e lanciato strumenti innovativi dal forte impatto”. Il direttore di Aics ha evidenziato in particolare il lancio di un finanziamento straordinario da 30 milioni di euro destinato unicamente alla Costa d’Avorio. Un intervento localizzato e di breve durata (è terminato a inizio 2025) volto a massimizzare l’impatto sul campo. Secondo il vice ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Edmondo Cirielli: “L’Italia vuole essere protagonista di un nuovo approccio allo sviluppo, fondato su una cooperazione autentica, paritaria e orientata ai risultati”. Nel 2024, si legge nel rapporto, l’Aics ha intensificato i progetti bilaterali nei settori della salute, sicurezza alimentare, digitale, formazione professionale e sviluppo urbano sostenibile, anche nell’ottica di contrastare le cause profonde dei flussi migratori irregolari. Il rapporto annuale mette in luce l’efficacia di alcuni progetti ad alta rilevanza, come Wedp che in Etiopia ha fornito accesso al credito e formazione a decine di migliaia di donne imprenditrici. In Niger, il progetto Pamirta sta invece combattendo la povertà rurale attraverso la realizzazione di infrastrutture vitali per l’accesso ai mercati agricoli, mentre in Egitto l’iniziativa Sawa garantisce servizi sanitari e educativi essenziali alle comunità migranti. L’impegno dell’Aics si estende anche alla resilienza agricola con programmi come Tanit in Tunisia e il sostegno alle industrie del caffè in Mozambico, dimostrando che l’azione italiana non è solo aiuto, ma un partenariato strategico che punta allo sviluppo economico sostenibile del continente.

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Redazione Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore di Radiocom.tv