Il leader di Hamas Haniyeh è stato ucciso con il via libera degli Usa, secondo l’Intelligence dell’Iran
L’omicidio del capo dell’ufficio politico del movimento islamista palestinese Hamas, Ismail Haniyeh, è avvenuto con il via libera degli Stati Uniti. Lo ha detto il ministro dell’Intelligence della Repubblica islamica Esmaeil Khatib, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa iraniana “Irna”. Il leader palestinese è stato ucciso in un attacco attribuito a Israele lo scorso 31 luglio mentre si trovava a Teheran in occasione della cerimonia di insediamento del nuovo presidente iraniano Masoud Pezeshkian. La salma di Haniyeh è stata seppellita nel cimitero reale di Lusail, a nord di Doha, in Qatar. Come riporta l’emittente panaraba qatariota “Al Jazeera”, il feretro del leader di Hamas, avvolto dalla bandiera palestinese, è stato trasferito al cimitero al termine della preghiera del venerdì nella moschea Imam Muhammad bin Abdul Wahhab a Doha, eseguita alla presenza di dignitari statali dei paesi islamici e dei leader delle fazioni palestinesi, comprese Fatah e Jihad islamica. Tra gli alti funzionari di Hamas, c’era anche il vice capo dell’ufficio politico Khalil al Hayya che, come sottolineato da “Al Jazeera”, potrebbe essere il successore di Haniyeh. “Siamo certi che il suo sangue porterà vittoria, dignità e liberazione”, ha affermato Al Hayya nel corso della cerimonia. Haniyeh è stato ucciso alle prime ore del mattino di mercoledì 31 luglio a Teheran, dove si era recato per partecipare alla cerimonia di insediamento del presidente iraniano eletto, Masoud Pezeshkian. Nella giornata di ieri, nella capitale dell’Iran si è tenuta una prima cerimonia funebre per il defunto capo politico di Hamas, guidata dal leader supremo della Repubblica islamica, l’ayatollah Ali Khamenei.
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