Istat: a febbraio l’export italiano extra Ue cresce del 2,8 per cento

Mar 29, 2025 - 06:01
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Istat: a febbraio l’export italiano extra Ue cresce del 2,8 per cento

A febbraio 2025 si stima, per l’interscambio commerciale con i paesi extra Ue27, un aumento congiunturale per entrambi i flussi, più ampio per le esportazioni (+2,8 per cento) rispetto alle importazioni (+0,8 per cento). Lo riferisce l’Istat. L’incremento su base mensile dell’export è dovuto alle maggiori vendite di beni di consumo, durevoli (+8,4 per cento) e non durevoli (+8,0 per cento), e beni strumentali (+2,2 per cento); diminuisce, invece, l’export di energia (-19,9 per cento) e beni intermedi (-1,5 per cento). Dal lato dell’import, l’aumento congiunturale è spiegato soprattutto dai maggiori acquisti di energia (+18,0 per cento); crescono anche le importazioni di beni di consumo non durevoli (+2,6 per cento), mentre si riducono quelle di beni strumentali (-10,4 per cento), beni intermedi (-5,8 per cento) e beni di consumo durevoli (-5,1 per cento). Nel trimestre dicembre 2024-febbraio 2025, rispetto al precedente, l’export cresce del 3,9 per cento; la crescita riguarda tutti i raggruppamenti, a eccezione dei beni di consumo durevoli (-8,7 per cento). Nello stesso periodo, l’import segna un aumento del 6,7 per cento, principalmente determinato dai maggiori acquisti di energia (+14,2 per cento). A febbraio 2025, l’export si riduce su base annua del 2,1 per cento (era +3,3 per cento a gennaio). La flessione tendenziale dell’export nazionale verso i mercati extra-Ue è dovuta soprattutto al marcato calo delle vendite di energia (-23,3 per cento) e beni strumentali (-15,3 per cento); per contro, è in forte aumento l’export di beni di consumo non durevoli (+13,7 per cento). L’import registra una crescita tendenziale dell’8,6 per cento, quasi totalmente spiegata dai maggiori acquisti di beni di consumo, durevoli (+17,1 per cento) e non durevoli (+17,9 per cento), ed energia (+17,6 per cento). A febbraio 2025 l’avanzo commerciale con i paesi extra Ue27 è pari a +4.707 milioni di euro (+6.885 milioni nello stesso mese del 2024). Il deficit energetico (-4.800 milioni) è superiore rispetto a un anno prima (-3.779 milioni). L’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici scende da 10.664 milioni di febbraio 2024 a 9.508 milioni di febbraio 2025. A febbraio 2025 si rilevano ampie riduzioni su base annua delle esportazioni verso Turchia (-10,6 per cento) e Stati Uniti (-9,7 per cento). Crescono le vendite verso Svizzera (+17,3 per cento), paesi Opec (+12,9 per cento), Regno Unito (+8,5 per cento) e paesi ASEAN (+7,4 per cento). Le importazioni da paesi Opec (+34,3 per cento) e Cina (+18,3 per cento) registrano una forte crescita tendenziale; aumentano anche gli acquisti da paesi Asean e Regno Unito (per entrambi +11,7 per cento). Per contro, diminuiscono le importazioni da Stati Uniti (-4,9 per cento), Turchia (-4,6 per cento) e Svizzera (-2,0 per cento). “A febbraio, l’aumento congiunturale dell’export verso i paesi extra Ue27 si deve soprattutto alle maggiori vendite di beni di consumo non durevoli – si legge nella nota a commento -. Su base annua, l’export torna a flettere (-2,1 per cento) ma la dinamica è influenzata dalle movimentazioni di elevato impatto (cantieristica navale) verso gli Stati Uniti, registrate a febbraio 2024; al netto di queste, si stima una crescita tendenziale delle esportazioni pari a +1,7 per cento. L’aumento, sia congiunturale sia tendenziale, dell’import è dovuto principalmente ai maggiori acquisti di energia e beni di consumo non durevoli. Nei primi due mesi del 2025, la dinamica tendenziale dell’export verso i paesi extra Ue è moderatamente positiva (+0,4 per cento; +1,0 per cento al netto dell’energia). Nello stesso periodo, l’avanzo commerciale con i paesi extra Ue è pari a +5,1 miliardi di euro (era +9,9 miliardi nei primi due mesi del 2024”.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv