La boa di Capo Mele, a che cosa serve e che cosa misura?
Misura il vento (direzione e intensità), la pressione, l’umidità, la temperatura dell’aria, l’onda (altezza significativa e massima, periodo, direzione), ma anche la corrente (direzione e intensità ogni 3,5 metri dalla profondità di 3,5 a 70 metri) e la temperatura del mare a 0,5 metri di profondità. E’ la boa di Capo Mele, utile strumento per i diportisti, varata nel 2012 grazie a un finanziamento della Regione Liguria. E’ l’unico strumento del genere presente nel mar Ligure: misura e trasmette dati utili per monitoraggio e studi scientifici inerenti le opere costiere e i cambiamenti climatici. Dopo svariati disormeggi incidentali è stata ricollocata a seguito di upgrade tecnologico il 4 luglio 2022. La boa è posizionata a due miglia al largo di Capo Mele (coordinate 43° 55′ 18’’ latitudine Nord e 8° 10′ 50’’ longitudine Est), ancorata su un fondale di circa 80 metri grazie al corpo morto da 600 kg formato da due ruote di treno saldate insieme e allo speciale cavo formato da fibre in plastica e fili di acciaio (5 cm di spessore e mobilità in un raggio di 200m). E’ sita in un punto strategico che permette di caratterizzare sia il tratto costiero Ventimiglia-Andora, sia quello Alassio-Savona, grazie alla diversa azione delle correnti che risente di entrambi i tratti. La boa, di costruzione norvegese ha l’aspetto di un disco giallo di circa 2 metri di raggio, sormontato da un castello con 3 piedi, alto 2 metri sul livello del mare. Ha riflettori radar passivi e di notte si distingue grazie a una luce gialla lampeggiante (5 lampi ogni 20 secondi). Uno strumento che fornisce dati in tempo reale e rappresenta uno strumento innovativo per il monitoraggio delle condizioni meteo-marine. ARPAL sta collezionando i dati a partire dal 2012 salvo qualche periodo di non funzionamento. Il funzionamento della boa di Capo Mele è stato più volte soggetta a interruzioni: 6 mesi nel secondo semestre del 2014 (in questo caso la boa fu recuperata in Sardegna), 4 mesi tra il 2015 e il 2016 a causa di disormeggi accidentali; nel 2018 a causa delle tempesta Vaja la boa fu nuovamente disormeggiata ma riparata in breve tempo, la quarta volta i segnali della boa si sono interrotti per circa 2 anni e mezzo (da Novembre 2019 a Luglio 2022) a causa del danneggiamento della stessa; infine l'ultima interruzione è avvenuta con la mareggiata dell’autunno 2023 (fine Ottobre 2023 a fine Dicembre 2023), causata dalla tempesta Ciaran che anche in questo caso ha provocato molti danni sulle coste liguri. Tra i valori più rilevanti mai registrati dalla boa di Capo Mele, ricordiamo l'onda massima di 10,31 m la sera del 29 Ottobre del 2018 a causa della tempesta Vaia. Il valore più alto di temperatura superficiale del mare è stato pari a 29,9 °C registrato in più occasioni negli anni di funzionamento della boa (circa 8 anni).
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