La Liguria in testa alla classifica dei divorzi, ha registrato un tasso di 1,6 ogni 1000 abitanti

Dic 7, 2024 - 02:38
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La Liguria in testa alla classifica dei divorzi, ha registrato un tasso di 1,6 ogni 1000 abitanti

L'aumento dei divorzi in Liguria, così come in altre regioni come Sicilia e Sardegna, riflette alcuni cambiamenti sociali, culturali e demografici che si sono accentuati negli ultimi anni. Secondo quanto riportato dall’osservatorio Istat, nel 2023 la Liguria ha registrato un tasso di divorzi di 1,6 ogni 1000 abitanti, sopra la media nazionale di 1,4. Si separano le coppie giovani con figli piccoli, che spesso non riescono a reggere la pressione delle difficoltà quotidiane e dei conflitti interpersonali; le coppie tra i 50 e i 60 anni, i cui figli sono ormai cresciuti, e che si accorgono di non avere più molto in comune. In questo caso, la separazione può essere il risultato di una crescita personale e una maggiore consapevolezza dei propri bisogni e desideri; i coniugi pensionati, spesso con reddito medio-alto, che decidono di separarsi per ragioni legate alla divergenza di scelte di vita, magari alla ricerca di un nuovo modo di vivere la propria vita in solitudine o con una nuova relazione. La legge Cartabia, che ha reso più rapidi i procedimenti di separazione e divorzio, ha avuto un impatto significativo. La possibilità di ottenere una separazione o un divorzio in modo più veloce e meno costoso ha sicuramente incentivato molte coppie a intraprendere questa strada. Oggi, infatti, la separazione consensuale presso lo stato civile, che non prevede la presenza di figli e comporta costi minimi (una marca da bollo da 16 euro), è un'opzione sempre più popolare. Un altro aspetto importante è l'attenzione crescente alla tutela dei figli minori o non indipendenti. Le separazioni oggi pongono un accento maggiore sull’ascolto dei figli, soprattutto quelli di età superiore ai 12 anni o che abbiano maturato un discernimento sufficiente per essere ascoltati dal giudice. Le dispute legate alla custodia dei figli, ai diritti di visita e alle questioni economiche e patrimoniali rimangono le più delicate e controverse.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv