La Russia presenta un reclamo alla Germania per l’indagine sul sabotaggio di Nord Stream
La Russia ha ufficialmente presentato un reclamo contro la Germania in merito alle indagini sul sabotaggio contro i gasdotti Nord Stream e sta cercando di tenere dei colloqui sull’adempimento da parte della Germania dei suoi obblighi internazionali nella lotta al terrorismo. Lo ha detto Oleg Tjapkin, direttore del terzo dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo in un’intervista all’agenzia di stampa “Ria Novosti”. “Le autorità tedesche hanno inserito nella lista dei ricercati uno dei presunti autori degli atti terroristici avvenuti nel Mar Baltico, che sono cittadini ucraini. A giudicare dal fatto che i media tedeschi da tempo e metodicamente sostengono la tesi secondo cui questi individui non sono associati a nessuno Stato, anche l’indagine tedesca verrà chiusa senza identificare i veri committenti delle esplosioni del Nord Stream”, ha detto Tjapkin. “Abbiamo sollevato la questione se la Germania e gli altri Paesi interessati stiano adempiendo ai loro obblighi derivanti dalle convenzioni antiterrorismo delle Nazioni Unite. A questo proposito, delle richieste pertinenti sono state presentate ufficialmente a livello bilaterale, anche a Berlino. Stiamo cercando di tenere dei colloqui in conformità con le attuali normative internazionali. Dalla reazione degli occidentali dipenderanno i nostri passi successivi”, ha sottolineato il diplomatico russo. La stampa tedesca nei giorni scorsi ha riferito che la procura di Berlino ha identificato un istruttore subacqueo ucraino come sospettato chiave nel sabotaggio dei gasdotti Nord Stream. L’uomo in questione, Volodymyr Z., risiedeva in Polonia. Nei confronti dell’ucraino era stato emesso un mandato di cattura europeo lo scorso giugno: le autorità di Varsavia avevano ricevuto il mandato, ma il sospettato aveva già lasciato il Paese. Un media tedesco ha pubblicato una fotografia dell’uomo, un fatto che ha permesso di stabilire che si tratta di Volodymyr Zhuravlev, un istruttore subacqueo di Kiev. I suoi complici sarebbero, invece, una coppia sposata: Svetlana ed Evgeniy Uspensky. I gasdotti Nord Stream e Nord Stream 2 sono stati fatti esplodere con un atto di sabotaggio alla fine di settembre del 2022: le deflagrazioni hanno danneggiato tre delle quattro condotte. L’indagine sulle esplosioni viene condotta in Germania dalla Polizia federale e dall’Ufficio federale di polizia criminale per conto del Procuratore generale. Gli investigatori avevano inizialmente identificato un’imbarcazione che sarebbe stata utilizzata dal gruppo di sabotatori e ne avrebbero ricostruito in gran parte il percorso. Non è ancora chiaro, tuttavia, chi avrebbe commissionato l’attacco contro le infrastrutture energetiche.
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