Le bacchettate di Trump, firma ordini esecutivi dopo insediamento e manda via 1000 funzionari
Primo giorno di Donald Trump da 47esimo presidente degli Stati Uniti: Trump non ha esitato un minuto, firmando immediatamente una lunga serie di ordini esecutivi, revocando provvedimenti di Biden e agendo immediatamente sui temi migranti, ambiente (uscendo dagli Accordi di Parigi) e assalto al Campidoglio del 6 gennaio. Subito dopo l’insediamento del presidente Donald Trump, il Senato ha approvato un disegno di legge che obbligherebbe le autorità federali a trattenere i migranti accusati di furto e crimini violenti, rappresentando la prima misura che Trump potrebbe firmare come legge e rafforzando i suoi piani per deportare milioni di migranti. Il disegno di legge è stato approvato con 64 voti favorevoli contro 35, con 12 democratici che si sono uniti ai repubblicani. L’approvazione del Laken Riley Act, intitolato a una studentessa infermiera della Georgia assassinata l’anno scorso da un uomo venezuelano, evento che è diventato un grido di battaglia per la campagna elettorale di Trump, segnala un netto spostamento a destra del Congresso in materia di sicurezza delle frontiere e immigrazione. L’approvazione è avvenuta pochi minuti prima che Trump firmasse i suoi primi ordini esecutivi. “Non vogliamo criminali nel nostro Paese”, ha dichiarato Trump ai suoi sostenitori al Campidoglio, aggiungendo di aspettarsi di firmare il disegno di legge “entro una settimana circa”. Il disegno di legge ha superato un voto procedurale chiave al Senato la scorsa settimana, con il supporto dei democratici. Trump ha inoltre smantellato l’unità operativa interagenziale istituita dall’ex presidente Joe Biden nel 2021 per riunire le famiglie separate al confine durante il primo mandato di Trump. L’unità operativa mirava a facilitare la riunificazione di queste famiglie e a fornire rapporti regolari alla Casa Bianca. Al 20 marzo 2024, la task force aveva “facilitato la riunificazione di 795 bambini con i loro genitori negli Stati Uniti e reso disponibili servizi di supporto psicologico a queste famiglie”, secondo un rapporto di aprile. Davanti ai suoi supporter alla Capital One Arena Donald Trump ha firmato una serie di ordini esecutivi. Si va dalla “rescissione” di 78 ordini esecutivi e direttive emanati durante l’era Biden, all’obbligo per i dipendenti del governo federale di tornare al lavoro in presenza, al ritiro degli Stati Uniti dagli accordi di Parigi sul clima. “Vi immaginate Biden fare questo?”, ha detto il nuovo presidente tra gli applausi dei suoi sostenitori, ai quali ogni volta ha mostrato il documento firmato. Tra gli ordini emanati anche una direttiva affinché le agenzie federali affrontino la questione del costo della vita, lo stop a nuovi regolamenti e assunzioni da parte del governo federale (con eccezione del Pentagono) fino a nuovo ordine e una direttiva per “mettere fine all’uso politico” della agenzie federali contro gli avversari politici. Altri ordini esecutivi, ha annunciato Trump, saranno firmato più tardi nello Studio Ovale della Casa Bianca. Tra questi, la dichiarazione di emergenza al confine col Messico e il perdono delle persone condannate per l’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio di quattro anni fa.
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