La Coldiretti porta il cibo sano al Gemelli di Roma
Un’alchimia, un piccolo grande miracolo. Così Vincenzo Gesmundo, segretario generale della Coldiretti, ha definito l’iniziativa realizzata al Policlinico Agostino Gemelli da Campagna Amica e Coldiretti. L’apertura del primo mercato degli agricoltori in una struttura ospedaliera. Ancora una volta il coronamento di una visione. Ma è proprio da questo modo visionario di intendere il sindacato agricolo che sbocciano grandi cose. Perché quella al Gemelli è davvero una cosa grande.
Alla base di tutto, come ha spiegato Gesmundo, l’interesse alla tenuta del bene comune che lega Coldiretti e Gemelli. “Se non ci fosse questo interesse spasmodico non saremmo qui” ha detto Gesmundo che ha ricordato la battaglia portata avanti a dispetto di tutti contro i cibi ultra processati e il cibo sintetico. La Coldiretti è stata accusata di oscurantismo, ma non ha abbassato le armi. E allora si è rivolta al Gemelli animata da un’unica certezza: a prevalere deve essere la scienza. Ed è così emerso che i cibi ultraformulati e sintetici rappresentano un’incognita per il Paese.
Un verdetto non della Coldiretti, ma di ricercatori ai massimi livelli. E’ stata una giornata storica quella vissuta il 16 dicembre. A Roma è nato il primo mercato contadino in un ospedale, il Gemelli, un’eccellenza riconosciuta in tutto il mondo come la qualità dell’agroalimentare italiano rappresentato da Coldiretti. All’inaugurazione con il segretario generale e il presidente di Coldiretti Ettore Prandini, hanno partecipato Daniele Franco, Presidente Fondazione Policlinico Gemelli IRCCS, Antonio Gasbarrini, Presidente CS Fondazione Aletheia e DS Fondazione Policlinico Gemelli IRCCS, Dominga Cotarella, Presidente Fondazione Campagna Amica, Daniele Piacentini, Direttore Generale Fondazione Policlinico Gemelli IRCCS, assieme a numerose presenze istituzionali tra cui il Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, oltre ai rappresentanti della Fondazione Aletheia e al personale medico del Gemelli.
Un mercato contadino dentro un ospedale è un’operazione di forte valore pubblico perché si aprono spazi a un modello di consumo che promuove prodotti agricoli freschi, locali e non ultraformulati, con l’obiettivo di contribuire alla diffusione di stili alimentari più sani e consapevoli all’interno delle strutture sanitarie e nelle famiglie. Un’iniziativa finalizzata a orientare le future politiche alimentari delle strutture pubbliche. Perché è sempre più evidente, come ha spiegato il professor Gasbarrini che la prevenzione parte dalla tavola e dunque per evitare di curare occorre partire dal cibo buono e garantito e puntare a un cambio degli attuali stili di vita. Il cibo deve tornare al centro delle politiche sanitarie anche per tagliare le spese. Vale sempre la regola del meglio prevenire che curare.
Il mini villaggio è stato davvero un momento di confronto, ma anche , come ha affermato Dominga Cotarella, presidente di Fondazione Campagna Amica e Terranostra – un contrasto di emozioni. Il cibo ha un valore economico, ma anche identitario e culturale e attraverso gli stand è stato possibile compiere un viaggio tra i sapori e i colori delle specialità degli agricoltori di molte regioni. Cotarella ha ricordato che grazie ai 1.300 mercati di Campagna Amica sono state salvate oltre 50mila aziende agricole che rischiavano di chiudere e che invece sono riuscite a valorizzare le loro attività. Il cibo come soddisfazione del palato, ma anche come elemento strategico per la tenuta della salute pubblica. Il presidente della Coldiretti ha ribadito il ruolo fondamentale dei mercati dove “i nostri produttori parlano con i cittadini e spiegano i primati della nostra agricoltura che è alla base del riconoscimento della cucina italiana.
Un’agricoltura di qualità che ha tagliato l’impiego dei farmaci e che dunque è la più sostenibile. La conoscenza – ha aggiunto Prandini – è l’elemento fondante”. Poi l’appello a partire dai giovani per un cambio di passo. Garantire cibo di qualità – ha detto – è un tema sociale Tutti i bambini nelle mense devono avere la possibilità di accedere a un pasto sano e 100% italiano. La corretta alimentazione si deve imparare già dalla scuola come hanno sostenuto i ministri Valditara e Lollobrigida. Ma anche nelle mense degli ospedali. Da qui il messaggio forte lanciato dal Gemelli di Roma, un modello – ha concluso Prandini- che replicheremo in tutte le province. E in diretta è stato unanime il riconoscimento alla Coldiretti da parte dei rappresentanti del Governo e delle istituzioni.
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