L'economia italiana procede con il freno a mano tirato

Dic 20, 2023 - 17:34
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L'economia italiana procede con il freno a mano tirato

L'economia italiana "è ferma da un anno", procede con il freno a mano tirato e il Pil, che quest'anno chiude a +0,7%, si attesterà a +0,4% nel 2024, allo stesso livello della crescita dell'Eurozona. Il Pil mondiale segnerà invece un progresso del 2,6%. Sponsored By Sono queste le nuove previsioni di Prometeia che sul fronte dell'inflazione stima un rallentamento che l'anno prossimo porterà l'indice al 2,1% e nel 2025 all'1,9%. La core inflation rimarrà però al 2,5% il prossimo anno e scenderà verso il 2% solo successivamente. L'istituto segnala nell'alto debito pubblico il principale ostacola da superare per l'Italia e indica nel Pnrr una possibile leva di crescita. Alla fine del 2024 i livelli di Pil saranno comunque superiori del 4,2% rispetto al 2019, quelli di occupazione del 2,9%, pari a 745mila occupati in più, il tasso di disoccupazione più basso di 2,2 punti percentuali: risultati che si riflettono in un risparmio finanziario delle famiglie cresciuto di 160 miliardi di euro e in un saldo finanziario delle imprese produttrici migliore per 150 miliardi. Per il quarto trimestre dell'anno Prometeia stima una lieve contrazione del Pil (-0,1%), dovuta soprattutto alla frenata dei consumi. L'eredità lasciata al 2024 sarebbe quindi leggermente negativa (-0,1%). Nell'ipotesi che non ci siano ulteriori shock internazionali, nei prossimi trimestri si potrà riavviare una ripresa che porterà l'economia italiana a crescere e l'incremento tendenziale passerà dal -0,1% di fine 2023 a +0,8% di fine 2024. L'economia italiana - secondo Prometeia - può uscire da questa fase non particolarmente appesantita da zavorre e dunque pronta a cogliere le opportunità che il nuovo scenario internazionale fornirà. Ma dovrà far fronte al problema del debito pubblico, che è cresciuto rispetto al 2019 di circa 6 punti. L'indebitamento era all'1,5% del Pil nel 2019 e sarà verosimilmente al 5,3% nel 2023. Qualunque forma prenderà il Patto di Stabilità e Crescita in discussione a Bruxelles, i nostri conti pubblici dovranno affrontare un percorso di riduzione del debito. Con politiche monetarie e fiscali che potranno essere al più neutrali, in un contesto internazionale in cui le tensioni geopolitiche e le difficoltà della Cina proiettano scenari di crescita del commercio molto meno dinamici che in passato, le leve della crescita dovranno essere trovate in Europa e direttamente in Italia. In pratica - spiega Prometeia - dovranno provenire "per la maggior parte nel Pnrr, a disposizione fino al 2026". "Proiettiamo la crescita del Pil effettivo dell'Italia nel biennio 2025-2026 allo 0,8%, dunque superiore alla crescita potenziale, proprio tenendo conto degli effetti espansivi delle misure finanziate col Pnrr", spiega l'analisi dell'istituto di ricerca. Un'ultima previsione riguarda i tassi. "Il calo dell'inflazione corrente - spiega il rapporto - si rifletterà sul calo dell'inflazione attesa e porterà a un aumento dei tassi di interessi reali, che sarà più sostenuto fintanto che le principali banche centrali lasceranno invariati i tassi di interesse nominali. Nel contesto di una forte debolezza economica globale, riteniamo dunque probabile una prima riduzione dei tassi a partire

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv