L’estate 2023? È la stagione dei 'viaggiatori solitari'. Lo dicono gli algoritmi
L’estate 2023? È la stagione dei “viaggiatori solitari”. Lo dicono gli algoritmi sulla base di ciò che gli stessi cercano online, scrive il sito della Bbc. Scoprire il mondo da soli anziché in compagnia di amici e in gruppo “è la cosa migliore”, sembra essere il mantra di quest’annata: “Il numero di persone che cercano ‘viaggi da soli’ su Google quest'anno è quasi raddoppiato rispetto a cinque anni fa”, scrive il sito della Tv inglese, nel mentre l’hastag #solotravel su TikTok “ha registrato un aumento di quasi dieci volte negli ultimi tre anni”. Infine, secondo un sondaggio del motore di ricerca di viaggi Kayak, le ricerche di voli per una sola persona nel 2023 sono aumentate del 36% rispetto al 2022, l’anno della fine della pandemia.
Insomma, l’incremento senza dubbio c’è. Per volontà o necessità, la maggior parte delle persone sceglierebbe di partire sola per prendersi una pausa da tutto e da tutti, per non dover scendere a “compromessi” con terzi proprio nel periodo di maggior relax o anche solo per fare un’esperienza diversa e darsi un’occasione in più per scoprire, incontrare e fare cose fuori dall’usuale e dalla quotidiana routine.
I consigli per viaggiatori solitari naturalmente si sprecano, perché indipendentemente dal fatto di viaggiare da soli verso la città più vicina “per assistere a un concerto senza amici” o se si sta per saltare su un volo internazionale, “si deve esser preparati per ciò che vi può aspettare” a scanso di ogni equivoco: quindi meglio fare prima un po' di ricerca su Google per vedere se la destinazione scelta contiene “segnalazioni particolari” e se per caso nel paese che si visita ci sono leggi che la potrebbero rendere scarsamente sicura”.
A tale proposito non mancano neppure i gruppi Facebook ad hoc di consigli e soluzioni per viaggi in solitaria. Tra i timori più diffusi tra i viaggiatori single: dove è meglio soggiornare? La paura di rimanere troppo soli e il desiderio di conoscere e parlare con altri, indipendentemente dalla lingua parlata. Cosa fare in caso ci si ammali o si abbia bisogno di aiuto? Per la scrittrice ed esperta di viaggi Jessica Nabongo, la risposta è che "il mondo non è affatto così spaventoso come ci vogliono far credere". I timori vanno superati: Come? Basta prendere e partire… perché, come diceva Jack Keouac, “l’importante è andare, dove non conta”.
Qual è la tua reazione a questa notizia?