Libia: Haftar mostra i muscoli nell’anniversario dell’operazione anti-milizie “Karama”

Mag 28, 2025 - 06:38
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Libia: Haftar mostra i muscoli nell’anniversario dell’operazione anti-milizie “Karama”

Una spettacolare parata militare si sta svolgendo in queste ore a Bengasi per celebrare l’undicesimo anniversario dell’operazione “Karama” (dignità, in arabo), lanciata nel maggio del 2014 dal comandante dell’Esercito nazionale libico (Enl), Khalifa Haftar. La cerimonia, trasmessa in diretta televisiva, avviene in un momento di instabilità politica e insicurezza a Tripoli, dove recenti scontri tra potenti gruppi armati come la Brigata 444 e la Forza di deterrenza Rada, l’uccisione del leader miliziano Abdel Ghani al Kikli, detto “Ghaniwa”, e le manifestazioni contro (ma anche a favore) del Governo di unità nazionale (Gun) del premier Abdulhamid Dabiaba hanno esacerbato un clima già molto teso. Haftar, apparso in uniforme da “feldmaresciallo” – grado massimo delle forze armate libiche, equivalente a un generale a cinque stelle – ha assistito alla sfilata con in braccio un bambino in uniforme militare, probabilmente uno dei suoi nipoti, seduto sulle sue ginocchia mentre osservava i carri armati sfilare. Il feldmaresciallo era seduto sotto un grande emblema nazionale, simbolo del potere e della continuità militare dell’est libico. Di fianco a lui il presidente della Camera dei rappresentanti libica, Aguila Saleh, vecchia volpe dell’agone politico libico che ha recentemente intimato a Dabaiba di lasciare il potere “volontariamente o con la forza”, e il premier del cosiddetto Governo libico di stabilità nazionale (Gsn) non riconosciuto dalla comunità internazionale e con sede a Bengasi, Osama Hammad. L’obiettivo delle forze armate libiche è quello di “ripristinare il prestigio dello Stato e rafforzare la sicurezza e stabilità per un Paese unito”, ha detto Haftar intervenendo alla parata. “Sosteniamo la volontà del popolo libico e siamo a sua disposizione”, ha affermato Haftar, ribadendo l’impegno dell’Enl per “l’unità e l’integrità territoriale della Libia” e sottolineando che “le forze armate hanno l’ultima parola nel momento decisivo”. Il generale libico ha quindi elogiato l’Enl per il suo ruolo nella “sconfitta dell’estremismo e del terrorismo”, aggiungendo che ha “combattuto per conto del mondo intero”. Rivolgendosi direttamente alle truppe che hanno preso parte alla parata militare, Haftar ha affermato: “Voi siete lo scudo e la spada ai confini per difendere la cara patria. Siamo tutti pronti a sacrificarci per la Libia, la sua dignità e l’unità del territorio”. Il primo ministro del governo orientale della Libia, Osama Hamad, intervenendo alla parata militare ha annunciato che la città di Bengasi sarà intitolata al feldmaresciallo Haftar. “Annuncio oggi, la risoluzione 77 del 2025 per intitolare questo monumento militare nazionale ‘Città militare del feldmaresciallo Khalifa Haftar'”, ha detto Hamad, sottolineando come la decisione sia sta presa “in segno di apprezzamento e riconoscimento dei suoi sacrifici, che rappresentano il più grande simbolo di eroismo, abnegazione e piena responsabilità nei confronti della nazione”, ha concluso. Le immagini della parata hanno mostrato centinaia di mezzi corazzati disposti in file ordinate in un vasto piazzale asfaltato e guidati da militari in uniforme in piedi con disciplina cerimoniale. Alcuni tank sono equipaggiati con reti mimetiche, a suggerire un uso tattico, e tutti issano la bandiera nazionale libica (nera, rossa e verde con mezzaluna e stella). Tra i mezzi corazzati, per lo più T-55 e T-62 di fabbricazione sovietica, vi sono anche veicoli blindati tattici leggeri Mrap (Mine-Resistant Ambush Protected), probabilmente del tipo Tigr o Fennek di produzione russa o bielorussa, anche se non è escluso che vi siano modelli cinesi come Norinco o veicoli degli Emirati come i Nimr. Una delle sequenze più suggestive ha mostrato i carri solcare il terreno lasciando scie di fumo, mentre in cielo sorvolavano due jet militari. La sfilata si è tenuta davanti a una tribuna imponente, in una delle principali basi militari dell’Enl, davanti a un folto pubblico di ufficiali e dignitari. Haftar, visibilmente soddisfatto, ha passato in rassegna le truppe, mentre venivano eseguiti gli inni militari. Tra il pubblico erano presenti anche diverse delegazioni straniere, tra cui rappresentanti ufficiali di Russia, Bielorussia, Emirati Arabi Uniti, Egitto, Niger, Ciad, Mali, Burkina Faso e Giordania. L’operazione “Karama”, lanciata originariamente con l’obiettivo dichiarato di eliminare i gruppi islamisti armati attivi in Cirenaica, in particolare a Bengasi, ha avuto un ruolo cruciale nel consolidamento del potere dell’Enl nell’est e nel sud della Libia. Tuttavia, l’operazione non è stata priva di ombre: secondo diverse organizzazioni internazionali, le forze di Haftar sono state coinvolte in gravi violazioni dei diritti umani durante la campagna militare, inclusi attacchi indiscriminati, esecuzioni extragiudiziali e distruzione di abitazioni civili. Nonostante ciò, Haftar rimane una figura centrale nello scenario politico-militare libico, così come i suoi figli Saddam (capo di Stato maggiore delle Forze di terra dell’Enl), Khaled (comandante delle Forze di sicurezza dell’Enl), Belgassem (capo del Fondo per la ricostruzione della Libia) e Al Saddiq.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv