Lo sport intensivo può impattare negativamente sulla crescita dei bambini

Lug 9, 2024 - 07:01
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Lo sport intensivo può impattare negativamente sulla crescita dei bambini

“A Firenze abbiamo parlato dell’importanza dell’attività sportiva di livello intensivo che alcuni bambini ancora in età ancora prematura, precoce, svolgono a livelli qualitativi intensivi. Un fatto, questo, che può avere un impatto negativo o comunque da valutare in maniera scientifica su alcune funzioni importanti riguardanti la loro crescita, lo sviluppo fisico, lo sviluppo psicologico, la possibile comparsa di patologie a livello dell’apparato osteoarticolare, disturbi del ciclo mestruale, disturbi del comportamento alimentare e disturbi del comportamento in generale“. Lo ha spiegato Marcello Bergamini, pediatra a Ferrara, intervistato dalla Dire in occasione del XXXVI Congresso Nazionale della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps), che si è svolto al Palazzo degli Affari del capoluogo toscano. “Sono bambini ancora in fase evolutiva- ha proseguito- che vengono sottoposti a carichi di lavoro veramente importanti, spesso inappropriati in rapporto alla loro età“. “Il pediatra di famiglia- ha poi tenuto a informare- deve essere cosciente che questa problematica interessa all’incirca un 3-5% della sua popolazione infantile ma che è di notevole impatto. Deve dunque essere in grado di monitorare costantemente la crescita, lo sviluppo, la funzione sessuale e riproduttiva di questi bambini e di queste ragazzine, fino all’età adulta“. Le parole di Marcello Bergamini sono giunte a margine della presentazione della Consensus ‘Il bambino e l’adolescente che praticano sport’. “Nel corso del Congresso- ha concluso- abbiamo parlato di questa Consensus intersocietaria che riguarderà 12 domande chiave, relative al possibile impatto dell’attività sportiva di livello intensivo, non solo sulle prestazioni fisiche dei bambini ma anche su patologie importanti. Abbiamo quindi focalizzato l’attenzione su esiti di salute importanti, non solo sulle anomalie di carattere fisiologico o fisiopatologico che possono essere studiate”.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv