Nasce a Cagliari il primo ospedale italiano nel Metaverso

Ott 29, 2024 - 03:52
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Nasce a Cagliari il primo ospedale italiano nel Metaverso

Prenotare una visita, pagare il ticket o ritirare un referto senza muoversi da casa propria. Nasce all’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari il primo ospedale italiano nel Metaverso, dove i pazienti potranno entrare anche virtualmente grazie all’utilizzo di visori, pc o cellulari, sfruttando i servizi che offre la sanità come se si fosse in presenza. Il nuovo servizio digitale dell’Aou di Cagliari è stato presentato oggi a Roma nel corso di un evento al Binario F, lo spazio di Meta nel cuore della Capitale per lo sviluppo delle competenze digitali. L’incontro, moderato dalla giornalista della Dire, Carlotta Di Santo, è stato organizzato da Fondazione Italia Digitale, Pa Social e dall’Aou di Cagliari. A partecipare diversi esponenti delle istituzioni, comunicatori e stakeholder, tra cui: Francesco Di Costanzo, presidente di PA Social e Fondazione Italia Digitale, Livio Gigliuto, presidente dell’Istituto Piepoli e direttore generale di Fondazione Italia Digitale, i rappresentanti di Federsanità e Fiaso, le organizzazioni che riuniscono le aziende sanitarie e ospedaliere italiane, la professoressa Elisabetta Gola, prorettrice alla Comunicazione dell’Università degli studi di Cagliari. “Siamo partiti con la relazione- ha spiegato Fabrizio Meloni, dirigente Comunicazione e relazioni esterne dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari- al piano terra i cittadini troveranno tanti servizi digitali e informativi: potranno prenotare una visita o pagare il ticket, potranno prenotare il ritiro dei farmaci, entrare all’interno del proprio Fascicolo sanitario Elettronico o monitorare la situazione all’interno dei Pronto Soccorso. E questo solo per fare qualche esempio”. I pazienti potranno inoltre parlare “direttamente con le operatrici dell’Ufficio relazioni con il pubblico come se fossero in presenza” e poi “non poteva mancare Anna- ha aggiunto Meloni- l’assistente digitale virtuale in 3D dotata di intelligenza artificiale, che interagirà con i pazienti h24”. Ma non finisce qui: l’Aou di Cagliari sta infatti allestendo anche altri due piani dell’ospedale nel Metaverso, dove troveranno spazio le Cure palliative e la Terapia del dolore, la formazione e altri servizi. Per una sanità “sempre più al servizio dei cittadini”. La dottoressa Chiara Seazzu, direttrice generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari, ha quindi sottolineato: “Crediamo nelle tecnologie perché siamo fortemente impegnati nel dare risposte ai pazienti. Non è un caso che la sanità spesso sia un luogo di innovazione. Lo è per necessità e perché la sanità deve sempre trovare modi nuovi e innovativi per avvicinarsi e dare risposte. E quando lo fa, lo deve fare con decisione e impegno, perché la sanità è questa, una sanità al servizio del cittadino”. Per la professoressa Gola, le tecnologie e la comunicazione si sono “da sempre evolute di pari passo, sin dai tempi della comparsa della scrittura. Il Metaverso– ha detto- rappresenta una frontiera in questa evoluzione, perché permette alla comunicazione mediata da computer di tornare ad essere ‘naturale’, in quanto immersiva e immediata. Al momento occorre ancora utilizzare dispositivi che hanno una loro complessità, soprattutto per le persone meno giovani che non hanno dimestichezza con joystick, tastiere, video interattivi. Ma questo è uno step intermedio verso una comunicazione trasparente, che è una facilitazione anche per una serie di persone che possono incontrare difficoltà”. Di Costanzo, infine, si è complimentato con l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari che “compie un altro passo importante per la digitalizzazione e l’innovazione dei servizi al cittadino. È il primo ospedale italiano che punta in modo ampio su Metaverso e realtà virtuale per mettere a disposizione nuovi servizi e nuove opportunità di rapporto tra PA e cittadino. Il bello di questo progetto- ha sottolineato- è che non si ferma alla già straordinaria opportunità di un ufficio relazioni con il pubblico in realtà virtuale, ma prevede step di crescita ulteriori nei prossimi anni. Stare dove sono i cittadini è un principio fondamentale di PA Social così come continuare, con convinzione e qualità, a correre sulla strada dell’innovazione sfruttando le principali opportunità positive al servizio della comunità. Il mondo della sanità non è nuovo a sperimentazioni molto interessanti e risulta spesso apristrada anche nel settore della comunicazione e informazione digitale”, ha concluso.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv