Natale, i borghi certificati dal Touring con la Bandiera Arancione si vestono a festa

Dic 6, 2023 - 04:45
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Natale, i borghi certificati dal Touring con la Bandiera Arancione si vestono a festa
I borghi certificati dal Touring con la Bandiera Arancione sono belli e accoglienti in tutti i periodi dell'anno, ma a dicembre si rivestono di una atmosfera speciale. Le luci nei vicoli, i banchetti dei mercatini, le decorazioni natalizie, i presepi sparsi a ogni angolo... e poi i dolci della tradizione e delle feste! In ogni piccolo centro c'è qualcosa da scoprire: ecco perché una visita nei borghi tra ponte dell'Immacolata, periodo dell'Avvento e vacanze di Natale regala sempre suggestioni particolari.

In quest'articolo ve ne presentiamo venti, uno per ogni regione italiana, grazie alla collaborazione con "Viaggio Italiano. Scopri l’Italia che non sapevi", un progetto nato da un accordo tra i Ministero del Turismo, ENIT e la Conferenza delle Regioni. Il progetto si articola su tre diversi asset (Borghi e paesaggi italiani, Turismo lento, Turismo attivo) e ha l’obiettivo di prendere per mano i turisti e portarli alla scoperta della bellezza nascosta del nostro territorio. Altri borghi da scoprire sono sul sito italia.it
 
VALLE D’AOSTA - INTROD (AO) 
Perché visitare il borgo. Introd è un piccolo Comune di media montagna situato ai piedi del Parco Nazionale del Gran Paradiso. Nel periodo invernale la località propone itinerari per passeggiate con le ciaspole ed è in una posizione centrale rispetto alle principali stazioni sciistiche e turistiche dell’Alta Valle d’Aosta. Da segnalare il Castello, del XIII secolo, e la chiesa con il campanile alto 26 metri. Gli abitanti, ancora oggi, utilizzano il patois, idioma francoprovenzale comune alle tre regioni alpine ai piedi del Monte Bianco. Altra tipicità, questa volta artigianale, è quella legata alla produzione e lavorazione di oggetti tipici in legno.
Da gustare. Il tipico pane nero, poco lievitato, fatto di frumento e di segale, a volte arricchito con castagne, cumino e frutta secca.
L'evento di dicembre. Più che un evento, un luogo da non perdere: Maison Bruil è un’antica casa rurale diventata oggi Maison de l’alimentation con l’obiettivo di far conoscere i prodotti tradizionali e l’evoluzione delle tecniche conservative nel corso dei secoli. All’interno è presente anche l’Atelier du Goût, una vetrina dove scoprire il territorio e i suoi prodotti in modo concreto e consapevole, anche con degustazioni di prodotti dell’enogastronomia valdostana, e uno spazio dedicato alla promozione e vendita dei prodotti tipici della Valle d’Aosta, dove trovare idee per gustosi regali di Natale.

PIEMONTE - SUSA (TO) 
Perché visitare il borgo. Susa, detta Porta d’Italia, è da sempre luogo strategico di accesso alla Valle di Susa. La sua storia ha origini antichissime, numerose sono le testimonianze dei transiti romani, della famiglia Savoia e dei pellegrini lungo la Via Francigena. Tra i monumenti più importanti del periodo romano troviamo l’Arco di Augusto, uno dei meglio conservati in Italia; Porta Savoia, con le sue belle e imponenti torri; l’Acquedotto, che riforniva le terme Graziane, e infine l’Anfiteatro, che un tempo ospitava le “venationes” e oggi rievocazioni storiche e spettacoli. Da non perdere il Castello, che domina il centro storico e che ospita il Museo civico. Le chiese testimoniano le numerose presenze religiose e il passaggio dei pellegrini: dalla cattedrale di San Giusto, con il campanile romanico alto 51 metri, alla chiesa di San Francesco, con splendidi affreschi e due chiostri, alla chiesa della Madonna del Ponte, che ospita il Museo diocesano di Arte religiosa alpina.
Da gustare. La tipica focaccia dolce di Susa, un dolce semplice e dal gusto formidabile, e il Pan della Marchesa, in onore della Marchesa Adelaide. 
L'evento di dicembre. L’8 e 9 dicembre, nel centro storico di Susa, si svolge il mercatino natalizio, che permette di assaggiare i prodotti tipici locali e scoprire tante idee per i regali.

LIGURIA - TRIORA (IM) 
Perché visitare il borgo. Antico borgo medievale arroccato a circa 800 m di altitudine, domina la splendida valle Argentina. Famoso per le vicende legate alla stregoneria degli anni 1587-1589, Triora presenta un centro storico tipico e raccolto che conserva la struttura originaria con i caratteristici carruggi, le case addossate l’una sull’altra, i resti di due delle cinque fortezze nonché di alcune delle sette porte. Il Comune ha una popolazione di circa 400 persone e una estensione territoriale molto vasta che comprende numerose frazioni molto interessanti da visitare, con territori montani che racchiudono splendidi boschi e paesaggi unici. Da non perdere il Museo etnografico e della stregoneria, con testimonianze delle tradizioni contadine locali e del crudele processo del 1587-89.
Da gustare. Il tipico pane di Triora, la caratteristica che lo rende particolare è la cottura che avviene su tavole di legno cosparse di crusca, e la cubaita o turùn, dolce tipico della tradizione natalizia, un croccante preparato con noci, nocciole, mandorle e miele, posto tra due ostie fatte con acqua e farina.
L'evento di dicembre. Qui la Vigilia di Natale si fa una grande festa in piazza e si accende il tradizionale falò, detto “osu”, una delle più antiche tradizioni trioresi: veramente maestoso in passato, ancora oggi, seppur in tono minore, rappresenta sempre un momento molto suggestivo.

LOMBARDIA - CLUSONE (BG)
Perché visitare il borgo. Denominata la “città dipinta” per i suoi numerosi affreschi, Clusone ha un centro storico ben conservato, irregolarmente disposto su diversi livelli e caratterizzato da un singolare e labirintico intersecarsi di vicoli e strade minori. La visita è davvero sorprendente, dalla panoramica sommità del borgo, dominata dalla maestosa basilica di S. Maria Assunta, fino al fulcro del paese in piazza dell'Orologio, su cui si affaccia il quattrocentesco Palazzo Comunale, che ingloba una massiccia torre medievale con un ingegnoso Orologio Planetario, dotato di un meccanismo semplice e geniale, grazie al quale con un’unica lancetta segna le ore, i mesi, i giorni, la durata del giorno e della notte, i segni dello zodiaco, le fasi lunari e la durata della lunazione. Da segnalare l’oratorio dei Disciplini, con i famosi affreschi “Danza Macabra”, e il MAT - Museo Arte Tempo, ospitato nelle solenni sale del secentesco Palazzo Marinoni-Barca, con i suoi rarissimi esemplari di meccanismi di orologi da torre di ogni epoca.
Da gustare. Il biscotto di Clusone, con mandorle e cioccolato, inventato e prodotto sin dal 1920.
L'evento di dicembre. Dal 18 novembre Clusone ospita la casa bergamasca di Babbo Natale, allestita a Villa Balduzzi, storica villa Liberty a pochi passi dal centro storico. Inoltre, i mercatini natalizi e altre sorprese rendono ancora più magica la località.

TRENTINO-ALTO ADIGE - LEVICO TERME (TN) 
Perché visitare il borgo. In Valsugana, Levico Terme colpisce per il carattere ancora immutato di città di stampo ottocentesco, che rievoca le atmosfere della “Belle Epoque”, in cui nobili da tutta Europa venivano a ritemprarsi dalle fatiche di corte. La località è famosa per la sua vocazione termale: le acque arsenicali - ferruginose delle Terme di Levico e Vetriolo sono note da oltre 150 anni in tutto il mondo per le loro qualità terapeutiche e rigenerative. Per chi ama gli sport invernali è possibile, in pochi muniti di macchina, raggiungere il comprensorio sciistico della Panarotta e l’altopiano di Vezzena dove, oltre allo sci, è possibile fare passeggiate ed escursioni con le ciaspole.
Da gustare. Tra i prodotti tipici da gustare, il formaggio Vezzena, uno dei più antichi e ricercati della tradizione casearia trentina, conosciuto per il suo caratteristico sapore già al tempo degli Asburgo.
L'evento di dicembre. All’interno del Parco Asburgico delle Terme, il più grande giardino storico della provincia, nel periodo natalizio si svolge il tradizionale mercatino di Natale, in programma dal 18 novembre al 6 gennaio, che ha il sapore di una favola antica: un percorso alla scoperta delle eccellenze dell’artigianato e della gastronomia. Si potranno anche rivivere i tempi della “Belle Epoque”, grazie alle rievocazioni del periodo asburgico. 
 
VENETO - MALCESINE (VR) 
Perché visitare il borgo. Malcesine è un borgo medievale adagiato sulla riva orientale del lago di Garda, ai piedi del Monte Baldo. Il suggestivo centro storico si può scoprire tra vie acciottolate e caratteristiche piazzette, animate da negozi, bar e ristoranti con cucina tipica. Un fascino particolare esercita il piccolo porto vecchio. La località è dominata dal castello, forse di fondazione longobarda, che, grazie agli Scaligeri, assunse l'aspetto odierno, con cinta di mura merlate e alto mastio pentagonale. Da segnalare anche il Palazzo dei Capitani, un antico palazzo costruito in stile gotico e veneziano, oggi sede del Municipio e della biblioteca. Da non perdere una salita con la funivia Malcesine - Monte Baldo che con le sue caratteristiche cabine rotanti in pochi minuti arriva fino a quasi 1800 metri di quota, per godere di un panorama mozzafiato.
L'evento di dicembre. Durante il periodo natalizio la località si veste a festa e l’atmosfera diventa davvero fiabesca: in Piazza Statuto viene allestito il mercatino, dove trovare prodotti artigianali e i banchi dell’enogastronomia locale; per i più piccoli il villaggio di Babbo Natale, dove elfi e folletti aiutano i bambini a svolgere laboratori creativi. Presso Palazzo dei Capitani si può vedere l'opera dell'artista Felice Naalin “La sacra famiglia” e il “Presepe in movimento”, diventati simboli del Natale a Malcesine. Inoltre, caratteristica distintiva della località, il presepe galleggiante sul fiume più corto del mondo, l’Aril, lungo solo 175 metri, attraversa ben tre ponti formando anche una cascata per sfociare alla fine nel lago di Garda (nella frazione di Cassone).

FRIULI VENEZIA GIULIA - FRISANCO (PN) 
Perché visitare il borgo. Situata in Val Còlvera, all’interno del Parco Naturale Dolomiti Friulane, Frisanco si sviluppa in tanti piccoli villaggi che possiedono una particolare architettura rurale in pietra e legno, tra boschi e torrenti immersi in una natura incontaminata. Caratteristica la frazione di Poffabro, vero gioiello dell’architettura friulana di montagna, che conserva intatto l’impianto cinque-seicentesco nelle sue solide abitazioni alte e strette in pietra arenaria, con vicoli, portici, archi, cortili e ballatoi. Nel borgo, da vedere la parrocchiale di San Nicolò, costruita nel Seicento. A Frisanco merita una visita la piazzetta Pognici, sulla quale affaccia il Palazzo omonimo del XVII secolo. Singolare e da vedere anche il Museo delle case in miniatura “Da lì mans di Carlin”.
Da gustare. Tra le tipicità gastronomiche, il frico, formaggio di salamoia fritto in padella; la brovada e muset, rape alla vinaccia con cotechino; la pitina, tradizionale impasto di carne macinata e aromatizzata che viene conservata affumicata e può essere consumata cruda o cotta.
L'evento di dicembre. Da inizio dicembre a metà gennaio, l’evento “Poffabro, presepe tra i presepi” è un’occasione unica per vivere l’atmosfera natalizia nella splendida cornice del borgo di Poffabro, grazie ai numerosissimi presepi artigianali che adornano la località. Assolutamente da vedere anche in notturna!

 
EMILIA-ROMAGNA - SANT’AGATA FELTRIA (RN)
Perché visitare il borgo. Sant’Agata Feltria è un incantevole paese di origine preromana, posto sulle colline del Montefeltro, nell’entroterra riminese. Il centro storico è dominato dalla rocca Fregoso, che al suo interno ospita un museo dedicato alle fiabe.  Da segnalare il teatro A. Mariani, il più antico teatro in legno d’Italia che affaccia su piazza Garibaldi, e il giro delle fontane, che tocca 3 fontane artistiche tra le storiche vie del paese.  
Da gustare. Da assaggiare la spianata santagatese, un prodotto da forno tipico del territorio, che può essere servita come sostituta del pane o degustata con salumi e formaggi locali. 
L'evento di dicembre. Durante il mese di dicembre, nei giorni festivi che precedono il Natale, si svolge “Il Paese del Natale”, manifestazione che è diventata l’appuntamento più importante del Centro Italia per gli appassionati di mercatini natalizi. Per le vie e le piazze si possono ammirare i presepi artigianali; in piazza Mercato viene allestita la casa di Babbo Natale e poco distante la dimora degli elfi; vengono organizzati spettacoli legati alle più antiche tradizioni natalizie, zampognari, band di Babbo Natale e musiche natalizie. Inoltre, in quei giorni i ristoranti propongono un percorso gastronomico denominato “I piatti dell’Avvento”, preparato nel rispetto delle tradizioni del Natale Santagatese. Questi gustosi piatti si possono assaggiare anche presso la “Mangiatoia”, stand posto all’interno dell’area fieristica.

 
TOSCANA - LUCIGNANO (AR) 
Perché visitare il borgo. Splendido centro della Valdichiana posto sulla sommità di un colle, con un nucleo urbano medievale perfettamente integro, dalla caratteristica forma ellittica, in cui le strade si sviluppano concentriche. Nella parte più alta del borgo si trova il duecentesco Palazzo Comunale, sulla cui facciata si riconoscono ancora numerosi stemmi ed epigrafi di podestà e vicari che nel corso del ‘500-‘600 ricoprirono cariche pubbliche. Il piano terra del Palazzo, sede dell’antico Tribunale e delle prigioni, ospita oggi il Museo Comunale, con dipinti senesi e l’Albero di Lucignano, grandioso reliquiario in rame dedicato agli innamorati. Da non perdere la collegiata, con una scala a serliana, la chiesa di S. Francesco, con un’interessante facciata, e, fuori le mura, il Santuario della Madonna delle Querce, il cui progetto è attribuito a Giorgio Vasari.
L'evento di dicembre. La domenica antecedente il Natale, quest’anno il 17 dicembre, si svolge la tradizionale Fiera del Ceppo, anticamente nota come Fiera del Cappone, con numerosi espositori di prodotti di artigianato e gastronomici. Un appuntamento assolutamente da non mancare per vivere la magica atmosfera natalizia nel caratteristico borgo di Lucignano, scoprendo le tipicità locali.  

MARCHE - MORROVALLE (MC)
Perché visitare il borgo. La località sorge su una dolce collina, poco distante sia dal mare Adriatico sia dai monti Sibillini. Il centro storico conserva il suo aspetto medievale, tipico dei borghi sorti intorno all’anno Mille. Nella piazza del Comune le architetture medievali del Palazzo del Podestà, di Palazzo Lazzarini e della Torre civica si affiancano a quella ottocentesca del Palazzo comunale. Morrovalle è stata sede di un importante Miracolo Eucaristico avvenuto alla metà del Cinquecento nell’ex Convento francescano, oggi adibito a moderno Auditorium. Tante le aziende calzaturiere, che fanno di Morrovalle uno dei centri del distretto calzaturiero fermano-maceratese.
Da gustare. Il territorio si caratterizza per la presenza di numerosi agriturismi e aziende agricole di qualità, legate in particolare alla produzione di vini Colli Maceratesi DOC e Rosso Piceno DOC.
L'evento di dicembre. Tra gli eventi più importanti troviamo la Rappresentazione del Presepe vivente, con oltre 300 figuranti per le vie del centro storico che propongono scene della natività e i mestieri di un tempo. Per gli appassionati di presepi, l’ex convento dei frati Agostiniani ospita il Museo internazionale del Presepio, con una cospicua raccolta di pezzi di varie dimensioni e varie provenienze.

 
UMBRIA - MONTONE (PG)
Perché visitare il borgo. Immerso nelle verdi colline dell'Umbria settentrionale, nell’area dell’Alta Valle del Tevere, detta anche "Valle Museo" per la sua straordinaria bellezza e per la ricchezza artistica che racchiude, Montone rappresenta l’idea classica del borgo medievale, perfettamente conservato e immutato nei secoli, cinto da possenti mura. Fulcro del paese è piazza Fortebraccio con il palazzo comunale, una volta residenza feudale. Ai tre rioni di cui si compone il borgo si accede tramite le porte del Monte, del Verziere e di Borgo Vecchio. L’edificio di maggior pregio artistico è la gotica Chiesa di San Francesco, all’interno della quale sono presenti numerosi affreschi di scuola umbra. La chiesa è parte del Polo Museale di Montone, dove è possibile ammirare pitture, argenti e paramenti sacri di grande valore. 
L'evento di dicembre. Da Natale all'Epifania, “Magia di un borgo”: tante iniziative per festeggiare il periodo più magico dell'anno, quando l'atmosfera natalizia invade tutti i vicoli del piccolo borgo, rendendolo davvero molto suggestivo.

 
LAZIO - LEONESSA (RI)
Perché visitare il borgo. Leonessa è città d’arte e uno dei principali punti di approdo del turismo nell’area del Terminillo, tra le più apprezzate mete, soprattutto invernali, per appassionati di escursionismo e sci. Fondata da Carlo I D’Angiò nel 1278, divenne nel ‘500 feudo di Margherita d’Austria. Nella piazza principale è situata la fontana Farnesiana e poco distante la Fonte della Ripa, antichissima, intorno alla quale è sorta la cittadina. Sull’abitato domina la torre angioina, maestosa opera poligonale, terminale delle antiche mura di cinta. Da segnalare il santuario di San Giuseppe da Leonessa, patrono della città. Nella trecentesca chiesa di San Francesco si trova un monumentale e suggestivo presepe in terracotta policroma, risalente ai primi del XVI secolo, un’opera unica (nel 1997 il Governo Italiano lo ritenne degno di rappresentarlo nel francobollo di Natale).
L'evento di dicembre. Da dicembre a gennaio, “Natale a Leonessa”, un fitto programma di iniziative per le festività.

ABRUZZO - CIVITELLA ALFEDENA (AQ)
Perché visitare il borgo. Civitella Alfedena, arroccata su uno sperone che domina la sponda meridionale del lago di Barrea, è il più piccolo paese del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Il paesino conserva tra le strette viuzze dell’intatto centro storico alcuni palazzetti del ‘600 e del ‘700, una torre trecentesca e la seicentesca chiesa di San Nicola. Accanto alla parte alta del paese sorge l’area faunistica della Lince, mentre sulla collina di fronte al paese si trova il Centro visite del Parco, con il Museo e l’area faunistica del Lupo.
L'evento di dicembre. Nel periodo delle festività natalizie, “Presepe al borgo”: negli angoli più suggestivi della località sono ricostruite scene di vita quotidiana, tra antichi mestieri e tradizioni tipiche, in un percorso che porta alla grotta della Natività, tra suoni e rumori, anche dialoghi in dialetto per rendere le scene più reali. Una ricostruzione in cartapesta a grandezza naturale, con oltre 200 statue, che regala ai visitatori la sensazione e l’emozione di essere in un vero presepe. 

 
MOLISE - AGNONE (IS)
Perché visitare il borgo. Nobile centro dalle antiche chiese ricche di portali egregi, Agnone è luogo dove le epoche si sovrappongono. Da non perdere: palazzo San Francesco e la sua biblioteca con la Mostra permanente del libro antico; le sedici chiese del centro storico; le botteghe artigiane, di lavorazione del rame e del ferro battuto; il Museo storico della campana e l'area archeologica. A rendere famosa questa cittadina in tutto il mondo è la millenaria Pontificia Fonderia di Campane Marinelli, che continua a produrre campane con la stessa tecnica usata fin dal medioevo.
Da gustare. La località è nota per le ostie ripiene dette "ostie prene", un dolce della tradizione molisana tipicamente natalizio, ma anche per i caciocavalli del caseificio Di Nucci. 
L'evento di dicembre. Ad Agnone si svolge una tradizione antica e suggestiva, molto amata: si tratta della più grande manifestazione natalizia legata al fuoco, la ‘Ndocciata (riconosciuta nel 2011 Patrimonio d’Italia per la tradizione), che va in scena sabato 9 dicembre e la Vigilia di Natale. Le ‘ndocce, ovvero enormi torce, sono trasportate, in una rappresentazione davvero scenica, da portatori in costume contadino appartenenti alle varie contrade di Agnone.
CAMPANIA - SANT’AGATA DE’GOTI (BN) 
Perché visitare il borgo. Sant’Agata de’ Goti è una pittoresca cittadina allungata su una terrazza tufacea, non distante dal monte Taburno. Centro antichissimo, è definita “la perla del Sannio”: tra le sue stradine sono racchiusi grandi tesori d’arte, musei e cattedrali. Tra queste il Duomo, fondato nel 970, ricostruito nel XII secolo e restaurato fra il 1728 e il 1755; la chiesa di S. Menna, con un tappeto di mosaici cosmateschi, uno dei più antichi dell'Italia meridionale, che sale fino a cingere il coro. Il territorio di Sant'Agata de' Goti, inoltre, è attraversato in parte dall'acquedotto Carolino (patrimonio UNESCO), che preleva l'acqua alle falde del monte Taburno, dalle sorgenti del Fizzo, e la trasporta lungo un tracciato che si snoda, per lo più interrato, per una lunghezza di 38 chilometri circa per giungere fino alla Reggia di Caserta.
Da gustare. La località è anche uno scrigno di sapori, con i suoi prodotti tipici tra cui spiccano l’olio d’oliva, i vini Falanghina e Aglianico, la mela annurca.
L'evento di dicembre. Il paese sembra proprio un presepe a cielo aperto: da non perdere una passeggiata nel centro storico animato dagli eventi natalizi. Una curiosità legata al Natale, che forse in pochi sanno, è che il popolare motivo natalizio “Tu scendi dalle stelle” è la versione (assai meno poetica e ispirata) della napoletana “Quanno nascette Ninno”, composta nel 1754 da Sant'Alfonso Maria de' Liguori, che fu un bravo musicista, oltre che Vescovo di Sant’Agata de’Goti dal 1762 al 1775. 

 
PUGLIA - ALBERONA (FG)
Perché visitare il borgo. Caratteristico borgo medievale, Alberona è definito “il paese dell’acqua", per la ricchezza di sorgenti nei dintorni e per le numerose fontane presenti nel centro abitato. All'ingresso del borgo si scorge la curiosa Fontana Muta, così chiamata in quanto lo scroscio dell'acqua si sente solo avvicinandosi. D’obbligo una passeggiata lungo il “Muraglione”, luogo dove ammirare il panorama: il Tavoliere e, se la giornata è limpida, il Gargano, fino alle isole Tremiti. Per capire di più della storia di questo paese occorre osservare le decorazioni sulla facciata della parrocchiale con gli stemmi dei Cavalieri di Malta che ebbero in feudo il paese per quasi cinque secoli. La torre del Gran Priore è la traccia più tangibile della presenza cavalleresca.
L'evento di dicembre. Da tradizione, nel periodo natalizio si mette in scena un grande Presepe Vivente che coinvolge tutta la collettività: la notte del 24 dicembre, con la rappresentazione della nascita di Gesù, e nelle serate a seguire con l’animazione di tutte le altre scene che fanno rivivere l’antica Betlemme. Il Presepe Vivente, infine, chiude il 6 gennaio con l’arrivo dei Re Magi.

 
BASILICATA - CASTELSARACENO (PZ)
Perché visitare il borgo. Piccolo centro montano, famoso per la sua curiosa forma a cuore, Castelsaraceno è il Paese dei due Parchi perché incastonato tra il Parco Nazionale del Pollino e quello dell’Appennino Lucano, collocato tra i monti Alpi e Raparo, in un contesto naturalistico di pregio ricco di boschi, pascoli, ruscelli e torrenti. Un vero paradiso per gli amanti degli sport e delle attività all’aria aperta. Qui troviamo il ponte tibetano più lungo del mondo: 586 metri di lunghezza da percorrere nel vuoto, col fiato sospeso. Il centro storico è un tesoro di piccole case incasellate tra le rocce, stradine ripide e tortuose, vicoli antichi ed edifici medievali. 
L'evento di dicembre. Il paese è davvero magico e nel periodo invernale e in occasione delle festività natalizie diventa ancora più suggestivo con i vicoli illuminati, il mercatino, mostre e spettacoli. Fino all'8 gennaio sono in programma numerosi eventi, dalla visita speciale di Babbo Natale fino alle fiabe natalizie narrate sotto le stelle.

 
CALABRIA - TAVERNA (CZ)
Perché visitare il borgo. Il borgo è situato ai piedi della Sila Piccola, nel Parco Nazionale, ed è immerso nelle colline. Il territorio di Taverna comprende un considerevole patrimonio ambientale, con i rinomati Villaggi montani incastonati tra gli alberi di lussureggianti boschi, da dove partire per escursioni, dove praticare sport invernali, gustare i prodotti tipici della zona. La località è un mix perfetto di natura, arte e cultura. Da non perdere, la raccolta di opere di Mattia Preti, conosciuto anche come il Cavaliere Calabrese, uno dei più significativi interpreti della pittura italiana del ‘600, nato a Taverna. Sono numerose le sue pale d’altare nella chiesa di S. Domenico; nell’ex convento domenicano è allestito il Museo civico con opere di Mattia Preti, di suo fratello Gregorio e dipinti di scuola napoletana; la barocca chiesa di S. Barbara custodisce tele dei fratelli Preti e altri dipinti del XVII-XVIII secolo.
L'evento di dicembre. È prevista una mostra di presepi artigianali e a gennaio, come ogni anno, il giorno 6, si festeggia Gesù Bambino, evento che si svolge da secoli e che richiama numerosi fedeli e curiosi. La festa inizia il giorno prima, il 5 gennaio: oltre a momenti di fede e tradizione, è prevista anche una sagra gastronomica dove assaggiare i prodotti tipici.

 
SICILIA - PETRALIA SOTTANA (PA) 
Perché visitare il borgo. Abbarbicata a mille metri sul livello del mare, Petralia Sottana appare come un presepe di montagna dodici mesi l’anno, con la sua urbanistica medievale, il dedalo di viuzze e vicoli, le case e le chiese in pietra e la suggestiva presenza scenica sulle vallate del Parco delle Madonie. 
Da gustare. Tra i dolci natalizi della tradizione petralese il posto d’onore spetta alla regina indiscussa del Natale: la “cucchia”, prodotto insignito del marchio De.Co (Denominazione Comunale di Origine). 
L'evento di dicembre. Non stupisce che durante le festività natalizie si ammanti di un’atmosfera ancora più magica: luminarie, musica, presepi, sapori della tradizione… Nei giorni delle feste le vie del paese sono allietate dalle classiche melodie pastorali delle “ciaramelle”, caratteristiche zampogne in pelle di pecora suonate da zampognari itineranti abbigliati in abito tradizionale. Tradizione molto sentita dalla comunità è quella della “Novena”: un rituale di canti e preghiere che si svolge nei nove giorni che precedono il Natale. Nella autorevole cornice della Chiesa del Monte di Pietà, Petralilium in Praesepio, l’originale presepe che riproduce fedelmente scorci e monumenti di Petralia Sottana, grazie a un paziente lavoro di arte e maestria artigiana: sono riprodotti in scala non solo i monumenti ma anche gli angoli più suggestivi del paese.
SARDEGNA - TEMPIO PAUSANIA (SS) 
Perché visitare il borgo. Storica cittadina di fondazione romana, immersa nel cuore della Gallura su un altopiano granitico fitto di sughere e vigneti, cui fanno da sfondo le cime del monte Limbara. Il centro storico è caratterizzato dalla pietra granitica grigia tipica del luogo. In piazza San Pietro si affacciano la Cattedrale, l’oratorio di Santa Croce, l’oratorio del Rosario e l’elegante teatro del Carmine. Circondata da palazzi settecenteschi, piazza Faber si distingue per la ragnatela colorata, installazione dell’architetto Renzo Piano, amico intimo di Fabrizio De Andrè che a Tempio aveva deciso di vivere, nella campagna dell'Agnata. A un paio di km da Tempio, si trova il nuraghe Majori, uno dei più interessanti e affascinanti della Sardegna.
L'evento di dicembre. Durante il periodo delle festività natalizie la “città della pietra” si anima nei vari quartieri grazie a mostre, concerti, mercatini. 
 
INFORMAZIONI
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Per informazioni sui borghi Bandiera Arancione, il sito dedicato è www.bandierearancioni.it.
- "Viaggio ItalianoScopri l’Italia che non sapevi" è un progetto nato da un accordo tra i Ministero del Turismo, ENIT e la Conferenza delle Regioni. Si articola su tre diversi asset (Borghi e paesaggi italiani, Turismo lento, Turismo attivo) e ha l’obiettivo di prendere per mano i turisti e portarli alla scoperta della bellezza nascosta del nostro territorio. Altri borghi da scoprire sono sul sito italia.it

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv