Non c'è storia nella prima semifinale del Miami Open, che viene dominata da Jannik Sinner
Non c'è storia nella prima semifinale del Miami Open, che viene dominata da Jannik Sinner. L'altoatesino, che vincendo il torneo salirebbe al numero due nel ranking Atp, approfitta della passività di Medvedev per sconfiggere agevolmente il russo. Quella che nei mesi scorsi sembrava una rivalità insormontabile per l'azzurro, si chiude in due set e 1h09' di gioco col punteggio di 6-1, 6-2. Sinner vola in finale: domenica sfiderà Dimitrov (11) o Zverev (4). Chi si aspettava una semifinale combattuta, è rimasto deluso. Chi invece si aspettava la vittoria di Jannik Sinner, può festeggiare. L'altoatesino è il primo finalista dei Miami Open, il Masters 1000 della Florida che lo vedrà disputare la sua terza finale nel 2024: Daniil Medvedev viene sconfitto in 1h09' nel remake della finale degli Australian Open, col punteggio di 6-1, 6-2. Non c'è storia nel primo set, dove il russo adotta una tattica a sorpresa che non si rivela vincente: rispondere molto vicino al campo per provare a indispettire Sinner. La sua idea è sbagliata e consegna, di fatto, il gioco nelle mani dell'azzurro. Sinner è letale con la prima e vince il primo gioco con tre punti consecutivi, poi si ripete nel secondo e nel terzo: qui arriva la Gioconda di Jannik, che rimonta dal 15-40 annullando due palle break e vola sul 3-0. La partita, di fatto, non c'è: Sinner domina gli scambi, è perfetto al servizio e implacabile col dritto e col rovescio. Medvedev non reagisce, si innervosisce e regala sette gratuiti in quattro game, finendo in svantaggio sul 5-0. Qui, dopo mezz'ora di gioco, arriva il primo gioco vincente per il russo e numero quattro al mondo, ma è solo una parentesi: Sinner chiude a zero il turno seguente e vince il primo set 6-1 dopo 33' di gioco. Nel secondo parziale Medvedev reagisce con l'orgoglio dopo essere finito sotto 2-0, con un parziale nel punteggio di 12-1 e l'unica segnatura dopo dieci punti consecutivi del rivale. Il russo conquista un game, sfiora il bis e il 2-2, ma deve arrendersi al doppio ace dell'azzurro. L'altoatesino, che vincendo il Miami Open diventerebbe il numero due al mondo, domina e vola sul 5-1. Qui c'è l'ultimo guizzo dello sfidante, che conquista un gioco, mandando però Sinner a servire per il match: la gara finisce col punteggio di 6-1, 6-2 dopo 1h09' di gioco, perché Sinner non sbaglia. Terza finale a Miami per Jannik, che insegue il secondo successo in un Masters 1000 dopo quello dell'anno scorso a Toronto: sfiderà il vincente della sfida tra Dimitrov (11) e Zverev (4).
Qual è la tua reazione a questa notizia?