Nord Stream: il cittadino ucraino accusato di aver partecipato agli attacchi inizia lo sciopero della fame in carcere
Serhiy Kuznetsov, il cittadino ucraino accusato di aver partecipato agli attacchi terroristici ai gasdotti Nord Stream e attualmente detenuto in Italia in attesa della decisione definitiva sulla sua estradizione in Germania, ha dichiarato uno sciopero della fame. Lo ha riferito il suo avvocato, Nicola Canestrini, in una nota. “La difesa ha informato le autorità competenti dello sciopero della fame dichiarato dal cliente, un ex ufficiale ucraino detenuto in un carcere di massima sicurezza in Italia in attesa della decisione sul mandato di arresto europeo emesso dalla Germania nel cosiddetto caso Nord Stream”, ha dichiarato l’avvocato in una nota. Secondo Canestrini, Kuznetsov rifiuta il cibo dal 31 ottobre.
“Egli chiede che i suoi diritti fondamentali siano rispettati, tra cui il diritto a un’alimentazione adeguata, a un ambiente sano, a condizioni di detenzione dignitose e alla parità di trattamento con gli altri detenuti per quanto riguarda le visite dei familiari e l’accesso alle informazioni”, ha aggiunto il legale, precisando che dall’arresto, avvenuto il 22 agosto, Kuznetsov non avrebbe ricevuto cibo “adeguato al suo stato di salute”. A fine ottobre, il tribunale di Bologna ha disposto l’estradizione dell’ucraino in Germania su richiesta della procura locale. La difesa ha presentato ricorso alla Corte Suprema di Cassazione, che dovrà pronunciarsi entro un mese.
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