Papa Francesco ha ricordato Salvo D'Acquisto
«Bisogna imparare da quel sacrificio e da quella generosità a rinnovare oggi l’impegno nell’Arma, a servizio del bene e della verità, a servizio della società». La figura di Salvo D'Acquisto, il carabiniere sulla via della beatificazione che il 23 settembre 1943 si sacrificò per salvare la vita ad un gruppo di ventidue civili innocenti catturati dai nazisti, nella Roma occupata, è stata ricordata da Papa Francesco durante l'udienza all'Arma in una piazza san Pietro incontrando ex carabinieri con le famiglie arrivati da tutta Italia. C'erano anche il ministro della Difesa, Guido Crosetto e il generale Luzi che sono stati salutati da Francesco. «Facciamone memoria insieme, ma non per restare fissati nel passato quanto, piuttosto, per ritrovare motivazioni solide su cui costruire il futuro. Ricordare questo collega, cioè, non significa indugiare in una sterile commemorazione che rimane rivolta all’indietro». Papa Francesco traccia di lui il ritratto di un santo, citando le parole del profeta Isaia. «Come non vedere, sullo sfondo di questa storia drammatica e toccante, l’imitazione di Gesù che, inviato dal Padre per manifestarci il suo amore, ha dato la vita per liberarci dal potere della morte, ha preso su di sé le nostre colpe, «si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori» e proprio «per le sue piaghe noi siamo stati guariti».
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