PE: lo Stato di diritto e libertà dei media sono fondamentali per il processo di adesione della Serbia all'UE

Apr 9, 2025 - 11:58
Apr 16, 2025 - 11:58
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PE: lo Stato di diritto e libertà dei media sono fondamentali per il processo di adesione della Serbia all'UE

La Commissione per gli affari esteri dell’Eurocamera, in un rapporto adottato oggi con 55 voti a favore e 13 contrari, hanno esortato la Serbia a “dimostrare seriamente” il suo orientamento strategico verso l'UE. Pur riconoscendo il buon livello di preparazione della Serbia per quanto riguarda la stabilità macroeconomica e la disciplina fiscale, gli eurodeputati notano con preoccupazione che i progressi complessivi nel soddisfare i criteri per l'adesione all'UE sono stati limitati o inesistenti in aree critiche come lo stato di diritto, la libertà dei media, la riforma della pubblica amministrazione e l'allineamento con le politiche dell'UE, in particolare sulla politica estera dell'UE. I continui rapporti stretti della Serbia con la Russia sollevano preoccupazioni sul suo orientamento strategico, affermano i deputati, chiedendo all'UE di riconsiderare l'entità dell'assistenza finanziaria alla Serbia se il Paese continuasse a sostenere ideologie antidemocratiche e non si allineasse alle sanzioni dell'UE e alla politica estera e di sicurezza comune. Sottolineando che il livello di corruzione in Serbia è un ostacolo significativo al suo processo di adesione all'UE, i deputati chiedono poi procedimenti legali completi e trasparenti e un'indagine ufficiale sul crollo della tettoia della stazione ferroviaria di Novi Sad ed un'indagine imparziale sul presunto uso di tecnologie illegali di controllo della folla contro i manifestanti. I deputati si sono detti “profondamente preoccupati” per le questioni sistemiche evidenziate dalle proteste studentesche in Serbia, come quelle relative alle libertà civili, alla separazione dei poteri, alla corruzione, alla protezione dell'ambiente e alla trasparenza istituzionale e finanziaria e si rammaricano del fatto che il governo abbia perso l'opportunità di soddisfare le richieste degli studenti, che si allineano in larga misura con le riforme che la Serbia dovrebbe attuare nel suo cammino verso l'adesione all'UE.

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Filippo Giuffrida Ha cominciato la sua carriera giornalistica nel 1982, come giornalista presso Radio Riviera Tre. Dal 1989 collabora con Radio One e con l'agenzia stampa Hi News. Nel 1994 si è trasferito a Bruxelles come corrispondente per l'agenzia L’Altra News. Nel 2003 ha fondato l'agenzia stampa DSPRESS ed è stato nominato Redattore capo della rivista L'Incontro, nel 2010 ha assunto la direzione del periodico mensile La Lettre B. Direttore dell'Istituto Europeo di Studi Giuridici e di Comunicazione, dal febbraio 2019 è il corrispondente da Bruxelles dell'agenzia giornalistica 9 Colonne, diretta da Paolo Pagliaro. Membro fondatore di ITACA, è il direttore di RadioCom.tv, la prima web-radio in lingua italiana destinata alle comunità italiane all'estero, un progetto sostenuto dal Ministero degli Esteri. Nel 2013 ha vinto il Michel Vanderborght Award nella categoria giornalismo e nel 2020 ha vinto il Radnoty Award nella categoria giornalismo. È uno degli autori del libro "Lettere dall'Europa" e degli editorialisti del periodico quindicinale Patria Indipendente. Filippo Giuffrida è il pronipote dello scrittore e giornalista Leonida Rèpaci e del giornalista e politico Ottavio Pastore, che fu il primo direttore de l'Unità. Ex Presidente del Comitato Provinciale dell'ANPI del Belgio, è il Vicepresidente della FIR, Federazione Internazionale dei Resistenti.