Povertà energetica: oltre 2,2 milioni di famiglie in difficoltà

Nov 8, 2025 - 07:07
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Povertà energetica: oltre 2,2 milioni di famiglie in difficoltà

In Italia oltre 2,2 milioni di famiglie vivono in condizioni di povertà energetica, e la quota è cresciuta di circa il 25% negli ultimi due anni a causa dell’aumento dei costi e della stagnazione dei redditi. La spesa media per luce e gas delle famiglie vulnerabili è aumentata del +35% tra il 2021 e il 2023 e in molti casi l’incidenza supera il 15% del reddito disponibile, ben oltre la soglia di sostenibilità stimata al 10%. È quanto emerge dall’indagine, presentata in occasione della conferenza finale del progetto CircE e condotta dalla Fondazione Giuseppe Di Vittorio per UNC (Unione Nazionale Consumatori), ADOC (Associazione Difesa e Orientamento Consumatori) e Udicon (Unione per la Difesa dei Consumatori), con il contributo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. L’analisi evidenzia l’estensione del fenomeno e le principali criticità legate a redditi, condizioni abitative e conoscenza delle misure di sostegno.

L’incidenza della povertà energetica si attesta in media tra l’8% e il 10% delle famiglie italiane, ma raggiunge oltre il 20% nel Mezzogiorno e nelle aree interne. Le situazioni più critiche riguardano i nuclei monoreddito, le famiglie numerose con figli minori e gli anziani soli, spesso costretti a ridurre o rinunciare al riscaldamento. Il 46% delle famiglie vulnerabili dichiara di non riuscire a mantenere la casa calda d’inverno o fresca d’estate, mentre il 22% ha dovuto limitare l’uso degli elettrodomestici per contenere la spesa. Il 58% vive in abitazioni costruite prima del 1980, prive di adeguato isolamento, e solo il 28% ha effettuato lavori di efficientamento negli ultimi cinque anni, in gran parte grazie a bonus o incentivi pubblici.

La ricerca segnala anche una scarsa conoscenza delle misure di sostegno: solo il 31% delle famiglie conosce nel dettaglio bonus e agevolazioni per l’efficienza energetica, mentre un cittadino su due giudica troppo complesse le procedure di accesso. Il 40% non ha mai ricevuto informazioni da enti locali o fornitori di energia.
Questo deficit informativo alimenta un circolo vizioso che penalizza proprio chi avrebbe maggiore bisogno di sostegno.

Il disagio non è solo economico ma anche psicologico: oltre il 60% delle famiglie coinvolte segnala stress e ansia legati all’impossibilità di far fronte alle bollette. Tra i nuclei in povertà energetica, il 70% dichiara di aver ridotto la spesa alimentare o sanitaria per poter pagare le utenze, con effetti diretti sul benessere e sulla qualità della vita.
Donne e anziani soli risultano le categorie più esposte.

Accanto all’analisi statistica, Rete Assist ha curato una sperimentazione in quattro città – Bologna, Roma, Torino e Reggio Calabria – monitorando i consumi di alcune famiglie campione e promuovendo comportamenti virtuosi, come lo spegnimento degli apparecchi in standby, l’uso più efficiente degli elettrodomestici e una corretta regolazione della temperatura dei climatizzatori. L’iniziativa ha dimostrato come anche piccoli accorgimenti quotidiani possano incidere sui consumi e migliorare la consapevolezza energetica dei cittadini. Il progetto CircE ha attivato sportelli informativi e formativi sul territorio nazionale, formato oltre 100 operatori TED (Tutor dell’Energia Domestica) e intercettato più di 800 casi diretti di vulnerabilità energetica attraverso consulenze personalizzate e azioni di sensibilizzazione. Sono stati inoltre distribuiti oltre 10.000 materiali informativi tra guide, brochure e consigli pratici.

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Redazione Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore di Radiocom.tv