Referendum 2025, per cosa e come si vota l'8 e il 9 giugno

Apr 18, 2025 - 07:33
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Referendum 2025, per cosa e come si vota l'8 e il 9 giugno

L'8 e il 9 giugno si torna alle urne per votare sui cinque referendum abrogativi del 2025. Le consultazioni sono state promosse da organizzazioni sindacali (in particolare la Cgil) e movimenti civici, e si svolgeranno in concomitanza con le elezioni amministrative in diverse Regioni e comuni. I cinque referendum intendono modificare alcune norme in materia di cittadinanza, licenziamento e sicurezza sul lavoro. Il tema centrale di quattro dei cinque quesiti è il lavoro. Il primo chiede di ripristinare la tutela reale in caso di licenziamento illegittimo, abolita con il Jobs Act, la riforma del lavoro voluta dal governo Renzi. Questo permetterebbe a un lavoratore licenziato ingiustamente di essere reintegrato nel proprio posto di lavoro. Il secondo quesito punta invece ad abrogare il limite massimo dell’indennizzo economico previsto per i lavoratori licenziati senza giusta causa nelle imprese con meno di quindici dipendenti. In questo caso, si vorrebbe restituire al giudice la piena discrezionalità nel determinare l’ammontare del risarcimento in base alla gravità della violazione. Un altro referendum riguarda i contratti a termine: la proposta intende eliminare le modifiche legislative degli ultimi anni che hanno reso più semplice per i datori di lavoro ricorrere a questo tipo di contratto, con l’obiettivo di ridurre la precarietà e favorire l’occupazione stabile. Si punta dunque a ristabilire vincoli più rigidi per l’utilizzo del lavoro a tempo determinato. Si andrà al voto anche per la sicurezza sul lavoro. In questo caso si propone di abrogare alcune norme che, secondo i promotori, limitano la responsabilità delle aziende in materia di prevenzione degli infortuni. L’intento è quello di rafforzare le tutele per i lavoratori, aumentando le misure preventive e le responsabilità dei datori di lavoro. Infine, l'ultimo quesito riguarderà la cittadinanza per stranieri non appartenenti all’Unione europea. La proposta mira ad abrogare l’attuale requisito di dieci anni di residenza legale in Italia per ottenere la cittadinanza, riducendolo a cinque. I seggi per i referendum del 2025 saranno aperti domenica 8 giugno dalle 7.00 alle 23.00 e lunedì 9 giugno dalle 7.00 alle 15.00. Perché ogni referendum sia valido, sarà necessario raggiungere il quorum, ossia la partecipazione al voto di almeno il 50% più uno degli aventi diritto. Per quanto riguarda invece gli elettori italiani residenti all’estero, riceveranno un plico elettorale per votare per corrispondenza, come previsto dalla legge per i cittadini iscritti all’Aire. Anche gli studenti fuorisede potranno partecipare al voto nel comune di domicilio temporaneo proprio come già accaduto per le elezioni europee del 2024. La votazione avverrà in via sperimentale come stabilito dal decreto legge del 19 marzo 2025 numero 27. Per poter votare sui 5 referendum è possibile fare richiesta entro il 4 maggio nel comune di domicilio temporaneo. Potranno beneficiare di questa possibilità anche coloro i quali, per motivi di lavoro o cure mediche, “sono temporaneamente domiciliati in un Comune di una provincia diversa da quella di residenza” per almeno tre mesi, si legge nel decreto. La richiesta consiste in un modulo scaricabile dal sito del ministro dell'Interno da compilare e inviare insieme alla copia di un documento di riconoscimento valido, copia della tessera elettorale e copia di un documento che certifichi la condizione di elettore fuorisede. Al momento della presentazione della domanda, ci si può anche candidare come scrutatori o presidenti di seggio. Dal momento che ogni comune ha una propria organizzazione in materia di invio e ricezione della documentazione, è necessario consultare i rispettivi siti web e seguire le indicative fornite. I comuni di domicilio provvisorio, dopo essersi accordati con i comuni di residenza dei singoli elettori, hanno poi tempo fino al 3 giugno per far arrivare ai fuorisede l'attestazione di ammissione al voto. Gli elettori, muniti di documento di identità, tessera elettorale in versione originale e attestazione di ammissione al voto, potranno esprimere le loro preferenze in sezioni elettorali speciali o ordinarie, in base al numero di domande ricevute dai singoli comuni.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv