Si è avvalso della facoltà di non rispondere Mohammad Hannoun accusato di essere un membro e un finanziatore di Hamas

Dic 30, 2025 - 12:14
 0  9
Si è avvalso della facoltà di non rispondere Mohammad Hannoun accusato di essere un membro e un finanziatore di Hamas

Si è avvalso della facoltà di non rispondere Mohammad Hannoun, l'architetto palestinese arrestato sabato perché accusato di essere un membro e un finanziatore di Hamas. L'interrogatorio di garanzia, iniziato alle 9, si è svolto nel carcere di Marassi davanti alla gip Silvia Carpanini. «Gli abbiamo consigliato noi di avvalersi - spiegano i legali Emanuele Tambuscio e Fabio Sommovigo - perché non ha avuto modo ancora di leggere gli atti». Hannoun ha però rilasciato una dichiarazione spontanea. Mohammad Hannoun stava per raggiungere la Turchia e trasferire lì tutte le sue attività di finanziamento all'organizzazione terroristica, secondo la gip Silvia Carpanini, che ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere per il presidente dell'associazione dei palestinesi in Italia, arrestato il 27 dicembre nell'operazione di Digos e Guardia di Finanza perché ritenuto membro del comparto estero di Hamas e al vertice della cellula italiana.

Secondo gli inquirenti sussistono nei suoi confronti c’era un «concreto e attualissimo pericolo di fuga» e di inquinamento delle prove. Dalle intercettazioni è emerso che il programma di trasferirsi fosse ormai in fase di attuazione. Negli ultimi giorni, scrive il giudice, Hannoun «ha programmato la partenza per Istanbul per il 27 dicembre la famiglia lo avrebbe raggiunto a breve». Inoltre, come si legge dal provvedimento, gli indagati avrebbero «ripetutamente ripulito»i loro dispositivi elettronici. «Non ha neanche iniziato a leggere gli atti, che sono tantissimi, quindi il nostro consiglio è stato quello di rilasciare dichiarazioni spontanee. Molto brevemente ha rivendicato la sua attività di raccolta fondi per attività determinate e precise di beneficenza a favore del popolo palestinese in tutte le sedi di Gaza, Cisgiordania e i campi profughi. Ha negato di aver mai finanziato direttamente o indirettamente Hamas e ha anche precisato che la sua attività è iniziata nei primi anni '90». Così Emanuele Tambuscio, avvocato di Mohammad Hannoun, il portavoce dei palestinesi in Italia che dal 27 dicembre si trova nel carcere di Genova Marassi con l'accusa di avere finanziato Hamas. Hannoun è assistito da Tambuscio e dal collega Fabio Sommovigo che all'uscita dal carcere, dove il leader dei palestinesi ha rilasciato dichiarazioni spontanee davanti alla gip Silvia Carpanini, ha aggiunto: «Ha spiegato con un po' di dettagli per quanto possibile come hanno funzionato la raccolta fondi e la distribuzione prima e dopo il 2023, con i grandi cambiamenti che ovviamente tutto questo ha avuto nel 2023, e ha sempre chiarito che mai ha voluto o consentito che aiuti da lui raccolti e arrivati a Gaza fossero etichettati, distribuiti, utilizzati da Hamas per i fini propri di Hamas».

Hannoun rimane in carcere, nei prossimi giorni i legali faranno richiesta di attenuazione della misura e valutano il ricorso al tribunale del riesame: «Ci penseremo nel termine, se decideremo di farlo lo depositeremo. Da anni - continuano i legali - ha i conti bloccati, ha specificato che l'unico modo per portare aiuti e far raccolta fondi, sulla base di numerosissime richieste di persone che volevano donare, era fare raccolta in contanti che tutte le volte sono stati dichiarati in uscita». Gli avvocati precisano che durante le dichiarazioni spontanee non si è parlato delle accuse che, secondo la difesa, sono basate su atti presentati da Israele. «Ovviamente non ne abbiamo parlato», ha detto Sommovigo. Ieri, davanti al carcere si è tenuto un presidio di solidarietà nei confronti di Hannoun e delle altre persone arrestate. «Lo ha visto in televisione, è una persona molto posata e consapevole, penso fosse confortato», ha concluso Tambuscio.

Qual è la tua reazione a questa notizia?

like

dislike

love

funny

angry

sad

wow

Redazione Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore di Radiocom.tv