Spagna, Pedro Sánchez per la terza volta è eletto presidente del governo
Dopo settimane di trattative, il leader socialista Pedro Sánchez con 179 voti a favore e 171 contrari il Parlamento spagnolo ha concesso la fiducia al leader socialista Pedro Sanchez che, per la terza volta nella sua vita politica, è eletto presidente del governo.
Si è assicurato una maggioranza di quattro seggi in una camera da 350 seggi, dopo aver siglato un accordo di amnistia per i catalani coinvolti nel fallito tentativo di secessione dalla Spagna.
Il Partito Popolare conservatore ha vinto le elezioni a luglio, ma il leader Alberto Núñez Feijóo non è riuscito a formare la maggioranza.
Sánchez ha detto ai parlamentari che l’accordo di amnistia aiuterà a “guarire le ferite”.
Hanno votato a favore otto forze politiche: il Psoe, la coalizione di sinistra Sumar, i partiti indipendentisti catalani Erc e Junts, quelli baschi Bildu e Pnv, il partito galiziano Bng e quello delle Canarie CC. Contrari i popolari, i depuati della destra estrema di Vox e il partito navarro.
Il leader del Pp, Alberto Nunez Feijòo, immediatamente dopo la proclamazione si è recato davanti al seggio del premier per stringergli una mano. Un gesto di galateo istituzionale e di distensione dal grande rilievo politico, che arriva dopo settimane di fortissima contrapposizione in parlamento, ma soprattutto nelle piazze, tra maggioranza e opposizione sull’intesa a favore dell’amnistia che il Psoe ha raggiunto con li indipendentisti catalani. Da segnalare che lo stesso gesto non è stato compiuto dal leader della destra estrema di Vox, Santiago Abascal.
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