The Best Pizza Award 2025, Giovanni Senese 62° tra i 100 migliori pizzaioli al mondo
Anche quest’anno un successo per il pizzaiolo campano adottato ligure Giovanni Senese. Già forte dei Tre Spicchi del Gambero Rosso, arriva a consacrare la pizza che l’ha reso celebre nella Città dei Fiori e non solo, la sua Napoletana in evoluzione, con la riconferma all’interno della classifica The Best Pizza Award 2025. Si posiziona al 62° posto tra i 100 migliori pizzaioli del mondo, secondo il progetto firmato da The Best Chef. Un nuovo importante traguardo. “È sempre qualcosa che ci riempie di orgoglio entrare a far parte di queste classifiche. Scoprire poi, in occasione di questa bellissima presentazione, di aver scalato la classifica di 20 posizioni, oltre ad emozionarmi, mi fa capire quanto importante e di valore sia l’impegno che tutti i giorni io e la mia squadra mettiamo nel nostro lavoro. Ci tengo per questa ragione a ringraziare sia The Best Chef in qualità di organizzatore dell’evento ma anche e soprattutto il mio team, che sostiene il mio lavoro quotidianamente”, ha dichiarato Giovanni Senese alla presentazione tenutasi ieri, 25 giugno, agli East End Studios di Milano. Protagonista vera di questo riconoscimento è anche la pizza che Giovanni Senese, ogni giorno, nella Città dei Fiori, propone. Uno stile napoletano in evoluzione: cornicione pronunciato realizzato con farine integrali e semi-integrali, poi topping, figli di un concetto vivo di sostenibilità, che prendono vita anche e soprattutto grazie alle materie prime che lo stesso pizzaiolo campano d’origine coltiva negli appezzamenti di proprietà sulle colline di Sanremo. La presentazione della classifica annuale è stata presentata agli East End Studios di Milano, di fronte a un parterre di centinaia di professionisti dell’arte della pizza richiamati per l’occasione da tutto il mondo, dal Sud America alle Filippine, dagli Stati Uniti al Giappone. La classifica The Best Pizza Award è stata quest’anno realizzata dall’attenta valutazione di una giuria globale composta da 512 esperti provenienti da 60 Paesi, studiando valori come artigianalità, tradizione e innovazione.
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