Torna a Borgio Verezzi il Festival Teatrale a partire dal 5 luglio e fino al 14 agosto

Giu 12, 2024 - 01:04
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Torna a Borgio Verezzi il Festival Teatrale a partire dal 5 luglio e fino al 14 agosto

Commedie, tragedie, la grande letteratura del passato, ma anche la drammaturgia contemporanea. Torna a Borgio Verezzi il Festival Teatrale a partire dal 5 luglio e fino al 14 agosto. La 58° edizione della rassegna parte nel segno della discontinuità con il passato. Dopo 22 anni di autorevole direzione artistica del giornalista e critico teatrale Stefano Delfino, il nuovo cartellone sarà firmato per la prima volta dall'attore Maximilian Nisi. Continuità invece, sul piano dell'impostazione culturale con 11 prime nazionali su 13 titoli: Borgio vuol continuare a essere una sorta di vetrina estiva degli spettacoli che poi in autunno gireranno i teatri italiani. "Al centro del progetto ci sono le storie e gli interpreti, - afferma Nisi - attori selezionati tra quelli che in questi anni hanno scelto un percorso di cura profonda e costante del lavoro teatrale. Cercherò di dare spazio alle nuove generazioni e soprattutto al valore del grande artigianato della scena, nella consapevolezza, spesso dimenticata, che lo spettacolo è un prodotto collettivo." Il festival si apre venerdì 5 luglio con l'Achab di Alessandro Preziosi in "Moby Dick", il capolavoro di Herman Melville, mentre il 26 luglio "Le relazioni pericolose", tratto dal celebre romanzo settecentesco di Choderlos de Laclos, racconterà la modernità dell'erotismo e dei turbamenti di ieri con Viola Graziosi, Giorgio Lupano e Silvia Siravo. Non mancheranno i grandi classici: l'"Anfitrione" di Plauto diretto e interpretato da Emilio Solfrizzi (9 e 10 luglio), l'"Otello" di Shakespeare con Giuseppe Cederna (13 e 14 luglio) e "Sogno di una notte di mezza estate" (30 luglio), con adattamento e regia di Carlo Orlando e Eva Cambiale. E il contemporaneo con "L'Illusione Coniugale", di Eric Assous, diretta e interpretata da Stefano Artissunch (19 e 20 luglio). Tre spettacoli affronteranno l'attualità più stringente, puntando i riflettori su aspetti inquietanti della nostra modernità: "Calcoli" di Gianni Clementi con Pietro Bontempo e Monica Rogledi (2 e 3 agosto), "Un amore di peso" di Marco Cavallaro con Stella Pecollo (5 e 6 agosto) e "Video Club" di Sébastien Thiery (dall'8 all'11 agosto) con Gianluca Ramazzotti e Elena Arvigo. La prosa in musica sarà fil rouge che attraverserà il festival come "Avec le temps, Dalida", rievocazione della figura di un'artista indimenticabile grazie alla voce di Maria Letizia Gorga (16 luglio) e "L'amore scoppiò dappertutto", con Laura Marinoni dedicato a De Andrè. Due infine gli appuntamenti nelle Grotte : "Una sottile pazzia", da testi di Marcello Barlocco (12 agosto) e "Dreams", ispirato a Lo cunto de li cunti di Basile (14 agosto).

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv