Tornano a manifestare gli studenti universitari per il caro vita
Tornano a manifestare gli studenti universitari per il caro vita nelle grandi città italiane. "Un anno di protesta in tenda e nelle piazze non è bastato a fare cambiare idea al Governo, che non intende investire maggiori risorse su università e giovani. La ministra dell'Università Anna Maria Bernini non mantiene la parola data, con tagli milionari sul diritto allo studio universitario rispetto a quanto promesso. Ci aveva dato la disponibilità a un incontro per valutare gli emendamenti, ma ovviamente quando le abbiamo scritto per fissare un incontro non ci ha risposto", lamentano gli universitari aderenti all'Udu, l'Unione degli universitari italiani che avevano presentato numerosi emendamenti su borse di studio, alloggi universitari, fondo affitti, sportelli psicologici e finanziamento degli atenei, supportati da Pd, M5s e Avs. Per questo, dopo aver già manifestato nei giorni scorsi a Venezia, i ragazzi si sono dati appuntamento per domani mattina a Milano, sotto al Pirellone. La tematica, infatti, riguarda anche i bilanci regionali. Il ministero dell'Università, dal canto suo, ricorda che sono state incrementate le risorse per l'erogazione delle borse di studio per gli studenti: lo stanziamento totale è di 36 milioni di euro, che vanno a rafforzare il Fondo integrativo statale. E' stato poi dato il via libera al Fondo per l'Erasmus italiano: 3 milioni per l'anno 2024 e 7 milioni per il 2025 per un investimento totale di 10 milioni di euro. Il Fondo permetterà di finanziare borse di studio in favore gli studenti iscritti ai corsi di laurea o di laurea magistrale che partecipano a programmi di mobilità tra atenei. È di 150 milioni di euro il Fondo a sostegno dell'edilizia universitaria per finanziare interventi di costruzione, ristrutturazione e miglioramento degli edifici alloggi e residenze per studenti universitari. Il finanziamento sarà crescente e prevede 10 milioni di euro per il 2024, 20 per il 2025, 50 per il 2026 e 70 milioni per gli anni a seguire destinati all'edilizia universitaria in generale. Per un totale, appunto, di 150 milioni di euro. Per le Istituzioni dell'Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica, la manovra prevede lo stanziamento totale di 206 milioni di euro: 6 milioni di euro per il 2025 e 20 milioni per ciascuna annualità dal 2026 al 2035. Le risorse sono destinate a interventi di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento antisismico e efficientamento energetico di Conservatori e Accademie di Belle Arti. È destinato a promuovere lo sviluppo professionale di ricercatori e tecnologici e del personale tecnico-amministrativo il Fondo a favore degli Enti di Ricerca non vigilati dal MUR (Istat, Ispra, Iss, Enea, Inapp, Isin, Lamma, Inail, Asi e Crea), la cui dotazione finanziaria prevista è in totale di 35,32 milioni di euro di cui 14,52 per i ricercatori e tecnologi e 20,80 per il personale tecnico-amministrativo. Sempre per le attività di ricerca, per il Tecnopolo di Taranto è previsto lo stanziamento di 1 milione di euro. Tra i provvedimenti previsti dalla Legge di Bilancio, infine, anche la dotazione di 1,5 milioni di euro annui - per il 2024 e il 2025 - per sostenere la partecipazione di Università, Enti pubblici di ricerca e istituzioni Afam italiane alle esposizioni mondiali Expo, a partire da 'EXPO 2025 Osaka'
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