Tremila anni di Olimpiadi e miti alla Fondazione Luigi Rovati

Nov 28, 2025 - 00:16
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Tremila anni di Olimpiadi e miti alla Fondazione Luigi Rovati

Le Olimpiadi come un evento che attraversa l’umanità, raccontata attraverso reperti e cimeli: dagli antichi vasi greci decorati con atleti alla canotta indossata da Usain Bolt, dalle tombe etrusche alle scarpe di Michael Jordan al tempo del Dream Team 1992. Alla Fondazione Luigi Rovati di Milano apre la mostra “I giochi olimpici – Una storia lunga tremila anni”, in coproduzione con il Museo Olimpico e con il Musée cantonal d’archéologie et d’histoire di Losanna, che si inserisce nel palinsesto negli eventi culturali che portano a Milano Cortina 2026. “Per noi – ha detto ad askanews Giovanna Forlanelli, presidente della Fondazione Luigi Rovati – è un momento veramente importante, perché è una mostra a cui abbiamo lavorato da due anni ed essendo aperti da tre anni direi che è stato sicuramente uno dei nostri progetti più importanti realizzati ad oggi, proprio perché ha visto la collaborazione con due istituzioni straniere, ma soprattutto abbiamo cercato di fare una mostra che veramente raccontasse la storia di un evento così importante come sono i giochi olimpici, ma anche una mostra che potesse essere un centro di attrazione in questo momento per Milano”. Negli spazi della Fondazione, sempre eleganti nel loro tenace eclettismo, la storia dello sport supera la barriera del tempo e arriva alla sua dimensione mitica, tanto nel passato classico, quanto nel presente degli atleti superstar globali, ma comunque legati al fascino unico della contesa olimpica, che ha sempre qualcosa che va oltre. “La cosa fondamentale secondo noi – ha aggiunto la presidente Forlanelli – riprendendo anche gli insegnamenti del Museo Olimpico di Losanna, è proprio quello dei valori che le Olimpiadi trasmettono e tutti i ragazzi che fanno sport devono capire che questi valori sono dei valori che hanno avuto appunto una storia lunga 3000 anni”. Una storia che prende chiarezza nella ricostruzione della Tomba delle Olimpiadi che proviene dalla necropoli etrusca di Tarquinia e alle pareti presenta scene con discoboli, corridori, saltatori. In eterno lasciati a ricordare le gesta e i corpi che, allora come oggi, entrano nell’immaginario collettivo.

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Redazione Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore di Radiocom.tv