Ufficializzato il decreto che individua il porto di Taranto tra gli hub nazionali dell'eolico offshore
L'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio ha reso noto di aver ricevuto ieri dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) il decreto interministeriale n. 167 del 4 luglio 2025 di attuazione dell'articolo 8, comma 2, del decreto-legge 9 dicembre 2023, n. 181, recante “Misure per lo sviluppo della filiera relativa agli impianti eolici galleggianti in mare”, ufficializzando l'ammissione del documento alla registrazione della Corte di Conti con atto n. 2156 dello scorso 23 settembre, e ha spiegato che entra quindi in vigore il provvedimento che individua il porto di Taranto tra gli hub nazionali di riferimento prioritari per lo sviluppo degli impianti eolici offshore galleggianti in Italia. Specificando che cruciale per la trasmissione formale del decreto è stato l'incontro tenutosi ieri tra il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ed Erham Ciloglu, vice amministratore delegato della Yilport che è presente nel porto di Taranto con la controllata San Cataldo Container Terminal, riferendosi al tema dei dragaggi nello scalo pugliese oggetto dell'incontro con Yilport il commissario straordinario dell'AdSP del Mar Ionio, Giovanni Gugliotti, ha spiegato di aver «presentato al ministro Salvini la questione preminente dei dragaggi nel porto di Taranto, trovando attenzione e un clima di concreta collaborazione. Il ministro - ha aggiunto Gugliotti - ha riconosciuto l'importanza strategica dello scalo jonico e ha confermato il suo impegno a lavorare con tutte le parti coinvolte per individuare soluzioni condivise e durature». Relativamente al decreto del MASE, Gugliotti ha evidenziato che «aprirà nuove importanti opportunità di sviluppo economico, occupazionale e sostenibile per il territorio, rappresentando una tappa fondamentale per Taranto e per la transizione energetica nazionale». Il provvedimento - ha precisato - sblocca risorse destinate, tra l'altro, ad interventi infrastrutturali di ammodernamento e adeguamento delle aree portuali interessate che, per quanto attiene il porto di Taranto, vedono lo scalo un passo avanti rispetto a tali attività avendo già completato l'iter per l'Adeguamento Tecnico Funzionale (ATF) del Piano Regolatore del Porto di Taranto per le finalità oggetto del decreto.
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