Un attacco ha raggiunto a base militare di Calso, in Iraq

Apr 22, 2024 - 05:04
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Un attacco ha raggiunto a base militare di Calso, in Iraq

Un attacco ha raggiunto la base militare di Calso, in Iraq, una cinquantina di chilometri a sud di Baghdad, nota per ospitare comparti filo-iraniani delle Forze di mobilitazione popolare (Pmf). Nel raid è rimasto ucciso un membro del gruppo e altri otto sono rimasti feriti. L’emittente Al Jazeera fa sapere che l’esplosione è stata particolarmente potente, causando un incendio che ha raggiunto gli alberi circostanti mentre ora sarebbe visibile un largo cratere della deflagrazione. Le Pmf in una nota hanno in un primo momento accusato gli Stati Uniti, ma il Comando centrale americano (Centcom) ha smentito queste affermazioni: “Gli Stati Uniti non hanno condotto attacchi contro l’Iraq oggi”, si legge in un post su X pubblicato alle 2 del mattino. Il premier iracheno Mohammad Shia Al-Sudani, che in questi giorni è negli Usa, ha fatto sapere che il governo aprirà un’inchiesta sull’accaduto. Le autorità hanno inoltre chiarito di non aver rilevato l’arrivo di missili o droni nei cieli iracheni. Successivamente un altro gruppo filoiraniano, le Forze di resistenza islamica (Irf), ha puntato il dito contro le autorità di Tel Aviv e condotto un attacco con un drone contro il porto di Eilat, in Israele. Sul proprio canale Telegram, il movimento armato ha rivendicato l’azione, accusando Tel Aviv di aver violato la sovranità dell’Iraq. Ribadita anche la solidarietà del gruppo alla popolazione palestinese. Da quando a ottobre è iniziato il conflitto nella Striscia tra l’esercito israeliano e gruppi armati palestinesi gli incidenti in Medio Oriente si moltiplicano. L’ultimo ieri, quando Israele ha colpito Isfahan, non lontana dalla capitale iraniana Teheran. Stamani, in un’intervista il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian ha dichiarato che se Tel Aviv metterà in atto altre azioni avventate e lesive degli interessi del Paese, “la nostra risposta sarà immediata e di livello massimo”.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv