Ucraina: ex ambasciatore Usa alla Nato, aprire a invio armi lunga gittata
"Questi aiuti saranno fondamentali per consentire all’Ucraina di fermare l’avanzata russa e colpire l’apparato logistico di Mosca. La svolta della guerra però avverrà dopo le presidenziali americane, quando Putin capirà che ha sbagliato i calcoli a puntare sul disimpegno di Washington". Lo dice in una intervista a Repubblica Kurt Volker, ex ambasciatore Usa alla Nato ed ex inviato dell’amministrazione Trump per l’Ucraina. "La ripresa delle forniture militari servirà in primo luogo a mettere gli ucraini in condizione di difendersi, per fermare l’offensiva che i russi cercheranno probabilmente di lanciare in estate - afferma - È importante però che gli Usa sblocchino anche l’invio delle armi a lunga gittata, perché saranno essenziali per colpire le retrovie e quindi l’apparato logistico di Mosca. Dovranno continuare gli attacchi sulla Crimea, il ponte di Kerch che è essenziale per rifornire le truppe russe, e da Zaporizhzhia verso Sud. Così le forze di occupazione nella zona occidentale del Paese resteranno isolate, esponendole al rischio di essere ricacciate indietro". "Non mi aspetto una nuova offensiva di Kiev, ma piuttosto la stabilizzazione del fronte. Quando poi le truppe russe capiranno che non possono più avanzare, si potrebbero aprire gli spazi per nuove azioni mirate da parte degli ucraini", sottolinea.
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