Un docufilm ricorda la figura di Donat-Cattin, la presentazione venerdì all’Auditorium di Santa Caterina
“Dalla memoria al futuro. I 30 anni della Fondazione Donat-Cattin”. È questo il titolo del docufilm che sarà presentato a Finale Ligure, venerdì 27 settembre, alle ore 21, all’Auditorium di Santa Caterina. L’opera, con la regia di Marco Aleotti e la partecipazione di Flavio Insinna, è un omaggio alla figura e all’impegno politico dello statista democristiano nato proprio a Finale il 26 giugno 1919 (sua madre, la contessa Maria Luisa Buraggi) e legatissimo alla città nella quale era solito trascorrere le vacanze estive, sino al momento della sua morte, avvenuta nel 1991. Dal 2007, Finale lo ricorda con una piazza a lui intitolata, inaugurata alla presenza dell’allora presidente del Senato ed ex segretario nazionale della Cisl, Franco Marini. Il docufilm rievoca la carriera e le battaglie politiche del leader della corrente della sinistra sociale della Democrazia Cristiana di “Forze Nuove”, antifascista e partigiano, giornalista, sindacalista della Cisl, deputato e poi senatore, più volte ministro (del Lavoro, della Salute, all’Industria) e vicesegretario nazionale del partito, ma anche della lunga attività culturale, di ricerca e di archivio della Fondazione a lui intitolata, voluta dalla moglie e dai figli nel 1992 per conservarne e proseguirne le idee e l’impegno. La Fondazione Donat-Cattin, che ha sede a Torino nel Polo del ‘900 ospitato negli antichi quartieri militari dei Savoia, negli oltre 30 anni di vita ha organizzato 245 eventi e tavole rotonde, 20 convegni di studio annuali, 123 presentazioni di volumi e poi mostre, spettacoli e concerti, oltre a pubblicare collane di libri dedicati, in particolare, alla storia del cattolicesimo italiano ed europeo. Molti i temi e gli argomenti che continuano a essere al centro delle attività della Fondazione: la politica interna ed estera, l’economia, la società e l’evoluzione dei suoi costumi e delle sue identità, l’ambiente e, soprattutto, il futuro delle giovani generazioni. La figura dello statista e la storia della Fondazione sono presentati, oltre che con il ricordo di Maria Pia Donat-Cattin (figlia di Carlo e attuale presidente), anche con alcune testimonianze inedite: quelle di Fausto Bertinotti, Pierferdinando Casini, Elsa Fornero e Fabrizio Palenzona. Accanto alla figura di Carlo Donat-Cattin, il documentario celebra anche quella del figlio Claudio: giornalista, già vicedirettore della Gazzetta del Popolo, de Il Giorno, di Rai Uno e ideatore di Porta a Porta, cui ha collaborato sino alla sua scomparsa (il 24 dicembre 2022) al fianco di Bruno Vespa che lo ricorda con commozione e affetto nel suo intervento. A lungo presidente della Fondazione, Claudio Donat-Cattin ne è stato l’animatore instancabile e l’interprete fedele dell’eredità culturale e politica del padre, convinto che essa non dovesse continuare vivere solo attraverso la conservazione del passato, ma offrendo ideali e orientamenti per il futuro. Venerdì sera, in occasione della proiezione del documentario, interverranno anche l’ex direttore ed oggi editorialista del Corriere della Sera, Ferruccio De Bortoli, e Barbara Donat-Cattin, nipote di Carlo e figlia di Claudio, consigliera d’amministrazione della Fondazione. La serata sarà aperta con i saluti del sindaco di Finale Ligure, Angelo Berlangieri, mentre le conclusioni saranno affidate alla vicesindaca, Maura Firpo.
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