A luglio il traffico navale nel canale di Suez è diminuito del -51,5%

Sep 17, 2024 - 03:32
 0  10
A luglio il traffico navale nel canale di Suez è diminuito del -51,5%

Stante il ripetersi degli attacchi alle navi in transito nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden da parte dei miliziani Houthi, che sono in atto dalla fine del 2023, il traffico marittimo nel canale di Suez continua a risultare pressoché dimezzato rispetto ad un anno fa. Lo scorso luglio il canale è stato attraversato complessivamente da 1.047 navi, con un calo del -51,5% sul luglio 2023, di cui 409 navi cisterna (-43,7%) e 638 navi di altro tipo (-55,4%). Il tonnellaggio netto SCNT totale delle navi transitate a luglio 2024 è risultato pari a 42,0 milioni di tonnellate (-68,8%) e i diritti di transito pagati dalle navi sono ammontati a 15,3 miliardi di sterline egiziane (316 milioni di dollari), con una flessione del -45,2% sul luglio 2023. Nei primi sette mesi di quest'anno il canale egiziano è stato attraversato da 7.922 navi, con una riduzione del -48,3% sul corrispondente periodo del 2023, di cui 2.930 navi cisterna (-41,7%) e 4.992 unità di altra tipologia (-51,5%). Il tonnellaggio netto complessivo delle navi transitate è stato pari a 438,1 milioni di tonnellate SCNT (-57,7%) e gli introiti derivanti dai diritti di transito sono ammontati a 124,1 miliardi di sterline egiziane (-38,4%). Il trend fortemente negativo dei transiti nel canale di Suez è proseguito lo scorso mese e a settembre, con dati ufficiosi che indicano nel periodo un volume di traffico navale dimezzato rispetto ad un anno fa. Intanto la società danese di ricerca e analisi Sea-Intelligence ha valutato l'impatto della crisi nel Mar Rosso sugli approdi di navi portacontenitori nei porti prossimi prossimi alla regione. L'azienda ha rilevato che, se il numero totale di scali mensili nei porti in acque profonde del Mediterraneo orientale era già in calo prima della crisi, la flessione mese su mese pari al -22% registrata a gennaio 2024 nei porti della regione è risultata piuttosto significativa. Rispetto alla media pre-crisi - ha osservato Sea-Intelligence - nella prima metà del 2024 la diminuzione degli scali del Mediterraneo orientale è stata del -33%. Una riduzione analoga degli scali medi mensili è stata registrata anche nei porti del Golfo di Aden, scesi da circa 100 scali mensili a 60-70 nel 2024. Come sta accadendo nell'East Med - ha però precisato la società danese - gli scali portuali nella regione si stanno riprendendo, anche se molto lentamente. Inoltre Sea-Intelligence ha specificato che i porti del Mar Rosso sono quelli che, ovviamente, hanno accusato il maggiore impatto della crisi, con un calo del -85% del numero medio di scali nei porti in acque profonde registrati nel 2024: il numero è sceso da oltre 200 scali al mese a meno di 40 tra gennaio e giugno 2024. La cifra è risalita a 60 scali a luglio 2024, il doppio rispetto ai mesi precedenti, anche se non è ancora chiaro - ha precisato la società - se la ripresa continuerà o se si tratta di un aumento temporaneo. Sea-Intelligence ha reso noto che nel Mar Rosso i porti più colpiti sono stati Jeddah e King Abdullah Port. Le compagnie di navigazione hanno cancellato gli scali dei loro servizi oceanici al secondo porto a partire dallo scorso gennaio, mentre Jeddah ha registrato il calo più accentuato, pari al -74% mese su mese, fra dicembre 2023 e gennaio 2024. Anche dopo un leggero miglioramento registrato lo scorso luglio, il porto di Jeddah ha una media di appena 37 scali al mese rispetto alla media pre-crisi di 135 scali mensili. Nel Mediterraneo orientale, il Pireo e Port Said sono stati i porti più colpiti, mentre nel Golfo di Aden il porto di Salalah ha visto gli scali scendere di quasi il -50% tra gennaio e febbraio 2024. Sea-Intelligence ha reso noto, inoltre, che, in termini di affidabilità della programmazione delle partenze dai porti, gli scali portuali del Mar Rosso e del Mediterraneo orientale sono tornati ai livelli pre-crisi, mentre quelli nel Golfo di Aden sono ancora in ritardo. È stato registrato anche un miglioramento in tutte e tre le regioni del ritardo medio degli arrivi delle navi nei porti che, dopo un brusco aumento a 10-14 giorni a gennaio 2024, è sceso di nuovo ai livelli pre-crisi di 4-5 giorni.

Qual è la tua reazione a questa notizia?

like

dislike

love

funny

angry

sad

wow

Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv