Alta velocità Napoli-Bari: un impatto economico da 4,4 miliardi e 62.000 posti di lavoro
La nuova linea ferroviaria ad Alta Velocità Napoli-Bari, in fase di realizzazione, potrebbe avere un impatto economico significativo per il Mezzogiorno. Secondo uno studio condotto da Svimez e Rete Ferroviaria Italiana (RFI), il progetto potrebbe generare un valore aggiunto di 4,4 miliardi di euro e creare 62.000 posti di lavoro, tra diretti, indiretti e indotti. L'investimento complessivo dell'infrastruttura, che ammonta a oltre 6 miliardi di euro, avrà un impatto notevole sui settori dell'ingegneria civile, costruzioni, fabbricazione di metalli e servizi legati alla vendita all'ingrosso. La nuova linea collegherà Napoli e Bari con velocità fino a 250 km/h, riducendo notevolmente i tempi di viaggio: solo due ore tra Napoli e Bari, tre ore tra Roma e Bari e quattro ore per Lecce e Taranto. Oltre ai benefici economici, il progetto avrà anche impatti positivi sulla sostenibilità ambientale. Si stima che la realizzazione della ferrovia ridurrà le emissioni annuali di CO2 di circa 141.000 tonnellate, pari alle emissioni di 638.000 camion sulla stessa tratta, contribuendo così agli obiettivi climatici europei.
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