Alta velocità Napoli-Bari: un impatto economico da 4,4 miliardi e 62.000 posti di lavoro

Nov 26, 2024 - 12:51
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Alta velocità Napoli-Bari: un impatto economico da 4,4 miliardi e 62.000 posti di lavoro

La nuova linea ferroviaria ad Alta Velocità Napoli-Bari, in fase di realizzazione, potrebbe avere un impatto economico significativo per il Mezzogiorno. Secondo uno studio condotto da Svimez e Rete Ferroviaria Italiana (RFI), il progetto potrebbe generare un valore aggiunto di 4,4 miliardi di euro e creare 62.000 posti di lavoro, tra diretti, indiretti e indotti. L'investimento complessivo dell'infrastruttura, che ammonta a oltre 6 miliardi di euro, avrà un impatto notevole sui settori dell'ingegneria civile, costruzioni, fabbricazione di metalli e servizi legati alla vendita all'ingrosso. La nuova linea collegherà Napoli e Bari con velocità fino a 250 km/h, riducendo notevolmente i tempi di viaggio: solo due ore tra Napoli e Bari, tre ore tra Roma e Bari e quattro ore per Lecce e Taranto. Oltre ai benefici economici, il progetto avrà anche impatti positivi sulla sostenibilità ambientale. Si stima che la realizzazione della ferrovia ridurrà le emissioni annuali di CO2 di circa 141.000 tonnellate, pari alle emissioni di 638.000 camion sulla stessa tratta, contribuendo così agli obiettivi climatici europei.

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Filippo Giuffrida Ha cominciato la sua carriera giornalistica nel 1982, come giornalista presso Radio Riviera Tre. Dal 1989 collabora con Radio One e con l'agenzia stampa Hi News. Nel 1994 si è trasferito a Bruxelles come corrispondente per l'agenzia L’Altra News. Nel 2003 ha fondato l'agenzia stampa DSPRESS ed è stato nominato Redattore capo della rivista L'Incontro, nel 2010 ha assunto la direzione del periodico mensile La Lettre B. Direttore dell'Istituto Europeo di Studi Giuridici e di Comunicazione, dal febbraio 2019 è il corrispondente da Bruxelles dell'agenzia giornalistica 9 Colonne, diretta da Paolo Pagliaro. Membro fondatore di ITACA, è il direttore di RadioCom.tv, la prima web-radio in lingua italiana destinata alle comunità italiane all'estero, un progetto sostenuto dal Ministero degli Esteri. Nel 2013 ha vinto il Michel Vanderborght Award nella categoria giornalismo e nel 2020 ha vinto il Radnoty Award nella categoria giornalismo. È uno degli autori del libro "Lettere dall'Europa" e degli editorialisti del periodico quindicinale Patria Indipendente. Filippo Giuffrida è il pronipote dello scrittore e giornalista Leonida Rèpaci e del giornalista e politico Ottavio Pastore, che fu il primo direttore de l'Unità. Ex Presidente del Comitato Provinciale dell'ANPI del Belgio, è il Vicepresidente della FIR, Federazione Internazionale dei Resistenti.