ATP Finals 2023, sfuma l'impresa per Jannik Sinner
Niente impresa per Jannik Sinner che, nella finalissima delle ATP Finals 2023 al Pala Alpitour di Torino, crolla con un duplice 6-3 contro un ingiocabile Novak Djokovic e deve rimandare il sogno di diventare il primo italiano a vincere il torneo tra i migliori che chiude la stagione. Il numero 1 al mondo continua a battere record su record e con il settimo sigillo dopo quelli nel 2008, 2012, 2013, 2014, 2015 e 2022 stacca Roger Federer fermo a 6. Per Nole è il 98° titolo ATP in carriera, di cui 24 dello Slam (altro primato).
Sinner e l'Italia intera hanno accarezzato il sogno della grande impresa, ma la finale di Torino ha detto che il re è ancora Djokovic e che non ha nessuna intenzione di essere buttato giù dal trono. Ci hanno provato prima Alcaraz e oggi lo stesso Jannik, i due che hanno tutte la carte in regola per raccoglierne il testimone in un futuro che sembra però ancora lontano. Dopo aver rischiato una clamorosa eliminazione ai gironi ed essere stato 'salvato' dalla vittoria proprio dell'azzurro contro Rune, scampato il pericolo Nole è salito di condizione e ha messo in mostra quel tennis magnifico che lo rendono probabilmente il giocatore più forte di tutti i tempi. Sia ieri contro Alcaraz che stasera, il numero 1 al mondo ha sbagliato davvero pochissimo, ribattendo colpo su colpo come un muro di gomma e sfiancando i due ragazzini terribili, a cui regala una quindicina di anni. Per un set mezzo tra lui e Sinner non c'è stata partita: implacabile nel servizio, solidissimo da fondo e pochissimi gratuiti. Mentre Jannik ha probabilmente pagato dazio a inesperienza ed emozione. Djokovic è stato glaciale ed è stato bravo a venire fuori anche dai momenti difficili, quando l'efficacia del servizio è calata e forse è affiorata anche un po' di stanchezza. In due turni di battuta del rivale Jannik ha avuto le sue belle chance per riprendersi il break ma, oltre alla bravura di Nole, ha commesso errori banali che martedì non aveva fatto. Un peccato perché la partita poteva essere allungata, anche se il finale stasera è parso abbastanza complicato. A Jannik vanno gli applausi per un fantastico torneo che gli regala la quasi certezza che un domani non troppo lontano toccherà a lui vincere questo tipo di tornei. Il Cannibale Nole torna a casa con l'ennesimo record e l'ennesimo torneo: quota 100 dista appena due lunghezze.
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