Bambini e social, allarme dipendenza: UE e governi divisi su regole e responsabilità
L’uso intensivo dei social media da parte di bambini e adolescenti è diventato un problema di salute pubblica secondo i dati dell’OMS, che parla di dipendenza vera e propria, collegata a disturbi del sonno, ansia e calo del benessere. Nonostante la consapevolezza dei rischi, molti giovani non riescono a ridurre il tempo trascorso online e, nel tentativo di migliorare la situazione, l’Unione europea sta cercando di regolamentare le piattaforme digitali. Come confermano stamane fonti della Commissione, il dibattito resta acceso, con una parte dei governi degli Stati membri che propongono misure che spaziano dai divieti totali alla verifica dell’età, mentre le aziende tecnologiche, sostanzialmente a parte Meta, difendono l’autoregolamentazione. Gli esperti di salute pubblica chiedono regole più stringenti e strumenti concreti, sottolineando che gli attuali controlli sono facilmente aggirabili e non garantiscono la protezione dei minori. Tuttavia, molti ritengono che un divieto assoluto sia difficile da applicare e non supportato da prove scientifiche. La sfida, si sottolinea a Bruxelles, è trovare un equilibrio tra tutela dei giovani, responsabilità delle piattaforme e libertà di utilizzo.
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