California, il governatore Newsom vuole prorogare il programma di riduzione delle emissioni CO2

Il governatore della California Gavin Newsom e i leader statali del Partito democratico hanno annunciato ieri l’intenzione di chiedere una proroga del programma statale di riduzione delle emissioni inquinanti basato sul sistema “cap-and-trade”, in contrasto con gli sforzi dell’amministrazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump che contesta questo genere di programmi come iniziative ideologiche dannose per l’industria e la competitività nazionali. Newsom, insieme al senatore statale Mike McGuire, presidente pro tempore del Senato, e al presidente dell’Assemblea Robert Rivas, ha preso questa decisione dopo un recente ordine esecutivo federale che prevede la revoca di quelle che il presidente Trump ha definito “esagerazioni” ambientali a livello locale.
In un ordine firmato la settimana scorsa, Trump ha criticato gli Stati che promuovono “politiche energetiche o sul cambiamento climatico onerose e ideologicamente motivate, che minacciano il primato energetico americano”. L’inquilino della Casa Bianca ha sostenuto che la California “penalizza l’uso del carbone imponendo limiti impossibili alla quantità che le imprese possono utilizzare, costringendo di fatto le aziende a pagare somme ingenti per ‘scambiare’ crediti di carbonio al fine di rispettare le radicali normative californiane”. Il programma californiano di cap-and-trade, proposto e firmato nel 2006 dall’allora governatore repubblicano Arnold Schwarzenegger, prevede che le aziende che eccedono i limiti legali di emissione di CO2 paghino tramite l’acquisto di apposite “quote” di emissione. Il programma è destinato a scadere nel 2030, e necessita dunque di una proroga da parte dei legislatori statali. Newsom ha sostenuto, nella sua proposta di bilancio, che estendere il programma già quest’anno potrebbe contribuire a garantire maggiore certezza per il mercato, attrarre investimenti stabili e consolidare la leadership climatica della California.
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