Cervinia resta Cervinia
Cervinia resta Cervinia. O meglio, Breuil Cervinia come è stata fino ad adesso. Sulla spinta delle polemiche esplose ieri alla notizia del via libera della Regione per il cambio di nome della località valdostana, polemiche che hanno visto in prima fila anche la ministra del Turismo Daniela Santanchè, la sindaca di Valtournenche, il comune da cui dipende Cervinia, ha annunciato il dietrofront “Sono state avviate le procedure per ripristinare il nome” ha detto. Il problema, oltre a coinvolgere i 700 residenti della frazione, che si sarebbero trovati nella situazione di dover modificare documenti di identità, partite Iva, dati del catasto e così via, è sostanzialmente di brand turistico. Ogni anno, nell’alta stagione invernale, nel paese valdostano arrivano oltre 15mila persone da tutto il mondo, attratte dalle piste da sci vista monte Cervino: sarebbe sicuramente un problema perdere la propria riconoscibilità internazionale passando al toponimo ‘Le Breuil’. “Ma siete matti?” aveva tuonato Santanchè ieri. “Lo sapete quanto ci vuole a costruire una destination, una brand reputation e voi fate una roba del genere? Ma ripensateci!”. E Cervinia ci ha ripensato.
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